Bellissimo Orwell. Sovversivo e sostenitore dell'uguaglianza. La società di oggi è la stessa. Stile ben definito dialoghi briosi e tante idee. Critica del sistema totalitario.
Penso che questo libro abbia senso leggerlo prima dei 20 anni o comunque in un periodo in cui inizi a farti domande per cercare di capire come gira il mondo o stai approfondendo i meccanismi che possono aver condotto alla nascita dei totalitarismi. Il libro è anche un monito rispetto a quello che possono provocare ignoranza e mancanza di cultura e questo invece è argomento più che mai attuale.
Letto da adulti non aggiunge niente, non apre a nuove riflessioni. Per questo consiglio di leggerlo solo se si ha tempo da perdere, visto che spesso lo si trova nelle classifiche dei 100 libri da leggere nella vita, almeno potete dire "L'ho letto!" 😉... Se invece avete tempo di leggere 10 libri all'anno suggerirei decisamente altri titoli!
E' impressionte leggere un romanzo scritto ormai quasi 80 anni fa e trovarlo ancora così attuale. Nonostante l'autore si concentri sulle calunnie del comunismo, chiunque può vedere lo stesso tipo di manipolazione anche nella politica, di tutti i fronti, del giorno d'oggi.
Illuminante.
Ho conosciuto Orwell al liceo, ne ho affinato la conoscenza all’università, durante un corso particolareggiato sulle distopie.
Avendo letto 1984 e Fiorirà l’aspidistra, non potevo esimermi dallo studio di questo testo.
Una lettura vivida e senza peli sulla lingua delle fallacitá del sistema totalitaristico, mascherato da un impianto favolistico che rende tutto limpido, come uno specchio d’acqua.
La verità, venduta e raccontata a chiare lettere.
Avvincente, dirompente e schifosamente attuale.
È linfa vitale per il pensiero.
Quando lo lessi per la prima volta, ormai 10 anni fa, ne rimasi poco entusiasta, anzi direi mediamente deluso, gli avevo affibiato un 3*, un po' dubbioso e nebuloso. All'epoca diedi la colpa al fatto di aver concluso poco prima 1984 che, al confronto, almeno per quanto riguarda la struttura e tutta la storia, gli è superiore e non poco, molto più complesso e strutturato, molto più denso di riflessioni sociali e filosofiche ed anche come svolgimento, ma rimane una mia personale impressione. Così lo lasciai decantare anni. Ora a 10 anni da quella data, decido di riprenderlo, perchè essendo Orwell tra i miei scrittori preferiti, dovevo capire ed approfondire.
Questa seconda possibilità è andata anche peggio della prima. Capisco il valore intriseco della storia e cioè una forte e graffiante satira al Comunismo e nello specifico allo Stalinismo, ma perchè utilizzare degli animali? Perchè banalizzare il tutto con l'antropomorfismo di essi che non c'entrano assolutamente nulla con le nefandezze, le crudeltà e la sete di potere e di denaro degli esseri umani? Perchè rimarcare le solite credenze umane sul fatto che sei una pecora e quindi sei un ignorante ed analfabeta, quante volte lo scrive Orwell in queste centinaia di pagine? Oppure i maiali, come un sinonimo di spregevoli o le galline come delle stupide o un'infinità di altre banalità e soprattutto cattiverie verso gli animali. Da Orwell mi sarei aspettato altro, il primo capitolo era sulla giusta via poi il nulla, anzi il peggio.
Delusione cocente, questa volta mi fermo a 1*!