Delicious, like most things Bryson wrote. Well balanced between humour and reflection, between autobiography and history, it is a nice read for hikers, former hikers, wannabe hikers and people who never hiked and never will.
A Walk in the Woods by Bill Bryson is part travelogue, part comedy, and part monologue. The book is at times informative, at times unkind, and at times funny. It is a personal journey, a social commentary, and a call to action to protect the Appalachian Trail. Overall, my reaction is as diverse as the book itself. Parts I could skip over and parts I really enjoyed.
Read my complete review at: http://www.memoriesfrombooks.com/2015/10/a-walk-in-woods.html
Reviewed for the Blogging for Books program
...ContinuaBill e Katz percorrono l’Appalachian Trail, il sentiero più lungo del mondo, 3.400km dalla Georgia al Maine.
Una moderna storia sul modello di Tre uomini in barca, scritta con arguzia e ironia, Bryson vive la vicenda, ma la racconta come se osservasse da fuori, un po’ come fa David Foster Wallace in Una cosa divertente che non farò mai più (a proposito, se non l’avete letto, fatelo).
Inizio davvero divertente, di quelli da sganasciarsi, perché se appena appena avete un po’ bazzicato il modo dell’escursionismo ci troverete tutto quello che di bello, ma soprattutto di grottesco e di parossistico caratterizza molti escursionisti. E se leggendolo non siete d’accordo o non vi ci trovate, beh, siete bugiardi.
Per quasi tutta la sua estensione lungo le Smokies, l’Appalachian Trail segna il confine tra il North Carolina e il Tennessee. Mi piaceva molto l’idea di poter stare in qualunque momento col piede sinistro in uno stato e il destro nell’altro, o di scegliere se sedermi su un tronco in Tennessee o su un sasso nel North Carolina, o magari di pisciare da uno stato all’altro, e parecchie altre variazioni sul tema.
È un’occasione per parlare della storia del sentiero, di come funzionano (o non funzionano) il Forest Service – La ragione per cui il Forest Service americano costruisce queste strade, a parte ovviamente l’intrinseco piacere di fare qualcosa di estremamente rumoroso nel bel mezzo di un bosco servendosi di grossi macchinari dipinti di giallo, è quella di consentire a ditte che si occupano di legnami l’accesso ad aree altrimenti inaccessibili – o il National Park Service – Se chiedete a un responsabile del settore che cosa si stia facendo al riguardo (il problema dei parassiti degli abeti di Fraser, ndr), vi sentirete dire: <<Teniamo la situazione sotto controllo>>. Il che vale a dire: <<Li stiamo guardando morire>> -
Orsi, alci e moscerini, animali visti e presenze percepibili, solitudine, sconforto, paura vera, quella di morire, un po’ di storia americana, soddisfazioni grandi e cose da poco.
Se c’è qualcosa che ti insegna l’Appalachian Trail, quella è l’estasi a poco prezzo, che è poi qualcosa di cui potremmo fare buon uso anche nella vita di tutti i giorni.
Traduzione di Giuseppe Strazzeri
...ContinuaMy advice: read "Neither Here Nor There" before this. You'll then be able to appreciate the reunion of Katz and Bryson twenty years after their split-up in Europe.
Switching between civilization comfort and grubbiness hike, Bryson and Katz went through one third of Appalachian Trail. I love the last part, Katz spoke out how he suffered from trying not indulged in drinking, got lost in the woods, and finally reunited with Bryson. Home might be too a comfort for us sometimes, let's go out to experience some flash air in woods.
...Continua