Apprezzando notevolmente l'Evangelisti romanziere non posso che ammirare l'Evangelisti saggista. L'amore per la fantascienza che traspare da questi brevi brani è quasi commovente, se solo ci fossero più scrittori di questo calibro in Italia. Imperdibile per gli amanti della letteratura fantastica (intesa nel suo senso più ampio), consigliato a chi si vuole accostare a un'analisi critica di un genere considerato, incomprensibilmente, minore.
...ContinuaUn pamphlet a favore di generi posti a lato della letteratura o del cinema "ufficiali": noir, fantascienza, cinema di serie b, c e z (esilarante). Se vi piacciono questi figli non unici, vi piacerà anche questo libro.
Non tutto condivisibile, ma senz'altro un nuovo e stimolante punto di vista sulla letteratura di genere e non.
La lucidità e la durezza dei fatti esposti sono un pugno nello stomaco, anche quando lo scrittore affronta argomenti all'apparenza più leggeri. Tutto riconduce alla periferia di Alphaville, metafora di quel contenitore alternativo e intellettualmente vivo che è la periferia dell'impero. Un periferia più della mente e della carne, piuttosto che un luogo geografico definito.
I luoghi visitati da Evangelisti sono talmente disparati, da lasciare di primo acchitto interdetti, ma poi è facile comprendere la logica di fondo che collega tutti questi elementi: attraversa i paesaggi più conosciuti della letteratura dell'immaginario, passando poi a parlare di psicoanalisi e psichiatria, con alcuni consistenti accenni alla politica e al cinema.
Qui il resto della mia recensione:
http://cassielheaven.iobloggo.com/archive.php?eid=80&keyw=alphaville
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