Mani d’inverno, di Dario Tonani. Atmosfere di putrescenza generalizzata come piacciono all’autore di “Mondo 92, però ambiente in un post-catastrofe milanese.
Countdown, di Donato Altomare. Bel racconto di realtà illusoria, in qualche modo dickiano.
Fusa, di Andrea Viscusi. Doloroso scavo psicologico: fantascienza applicata a una tragedia familiare, per mostrare a cosa può portarci il tentativo di superare un lutto.
L’arte della guerra, di Maico Morellini. Crudo e incisivo esempio di guerra nel futuro.
Roma Anno Zero, di Ezio Amadini. Breve storia di genere Dopobomba ben ambientato ma con conclusione risaputa.
The trumpet shall sound, di Alessandro Forlani. Una storia fantahorror ambientato nel mondo della moda del futuro. La continua esibizione di termini inventati sulle prime fa pensare a quei raccontini ingenui basati su fantasiosi termini a effetto (l’olopad, il tridispecchio..): in realtà questi fuochi d’artificio linguistici sono funzionali ai fatti, la storia robusta e originale, e la ricchezza dell’italiano di Forlani davvero unica.
L’ingoiatore di perle, di Silvia Treves. Ben scritto, un po’ contorto come trama.
Complessivamente un bel panorama di fantascienza italiana contemporanea.
Buona la prima. Direi che, come primo numero in formato "cartaceo", la rivista ANDROMEDA ha fatto centro e lascia molto ben sperare per i successivi. Fondamentalmente tutte interessanti sia le rubriche che le recensioni dei romanzi. Una menzione particolare merita l' intervista a Gianfranco De Turris, davvero molto interessante e approfondita. Mi trova, per esempio, assolutamente d' accordo l'osservazione con cui l'autore mette in risalto come, oggigiorno, il linguaggio "politicamente corretto" (da un punto di vista scientifico, etico, storico, politico, sessuale, etc...) dia l' illusoria consolazione di modificare i fatti attraverso la modifica delle parole che li descrivono. Ma anche l'articolo dedicato a Ballard e l' intervista a Benford meritano di essere segnalati. Unica pecca, la recensione relativa all' Eternauta di Oesterheld. L' autore della stessa sembra criticare l'opera poichè, dopo averne esaltato la parte iniziale e il colpo di scena finale, parla di alti e bassi e di un banale, sostanzialmente, racconto di guerra. Salvo, alla fine, definirlo un capolavoro del fumetto mondiale. Quanto meno contraddittorio.Bah...Simpatico il racconto a fumetti che mi ha (parzialmente) ricordato il romanzo "La taverna del doge Loredan" di Ongaro. Passando ai racconti, ecco le mie singole valutazioni:
1. MANI D' INVERNO - discreto racconto sugli effetti (allucinatori?) derivanti da un eccessivo uso di farmaci.
Voto: 6,5
2. COUNTDOWN - racconto distopico su una realtà virtuale che serve a nasconderne una di tutt'altra natura...
Voto: 7
3. FUSA - questo racconto di Viscusi è un vero pugno alla bocca dello stomaco. Parla di una delle peggiori tragedie che possano toccare un essere umano e di un possibile "rimedio" per riempire un vuoto apparentemente incolmabile. Per certi versi agghiacciante.
Voto: 7,5
4. L' ARTE DELLA GUERRA - ottimo racconto di simulazione...realistica. Il crescendo di tensione e pathos è davvero notevole e il finale lascia letteralmente a bocca aperta. Mi ha vagamente ricordato il racconto "O. B. N. in arrivo" di Cooper.
Voto: 8,5
5. ROMA ANNO 0 - racconto distopico e crepuscolare terribilmente scialbo e anonimo. La scena finale relativa ad una sorta di neo-natività l' ho trovata davvero patetica.
Voto: 4,5
6. THE TRUMPET SHALL SOUND - racconto allucinato ambientato nel mondo della moda. In certi frangenti la narrazione mi ha ricordato vagamente il modo di scrivere di Isabella Santacroce. Alcune trovate dell' autore sono davvero originali.
Voto: 6,5
7. L' INGOIATORE DI PERLE - semplicemente orribile. La scrittura ripetitiva e pesante ha reso la lettura terribilmente difficoltosa e noiosa. Dopo le prime 3-4 pagine ero tentato di mollarlo (un racconto!!!) e,comunque, ho fatto davvero fatica ad arrivare alla fine.
(Decisamente migliore l'articolo "Sesso e distopia" della stessa autrice).
Voto: 3
Nel complesso, valutazione ampiamente positiva
...ContinuaPrimo numero cartaceo della rivista di fantascienza on-line "Andromeda" (http://andromedasf.altervista.org/), metà dedicato ad articoli sulla fantascienza scritta, televisiva e filmica, e metà formata da racconti di fantascienza di autori italiani contemporanei. La prima parte spazia da Philip K.Dick alla fantascienza italiana delle origini, dai film di mostri al fanta-western, da Ballard alla storia della fantascienza negli anni '60, senza una precisa linea ma offrendo di tutto un po'.
La seconda parte presenta racconti inediti di noti autori attuali italiani di fantascienza; scritti anche bene, se vogliamo, ma meno vari degli articoli: sono tutti un tantino angoscianti, in gran parte distopie. Sarebbe stata gradita qualche storia più "ottimistica". Inoltre c'è un certo contrasto con la copertina che presenta una fumettosa immagine spaziale e i racconti, che invece nulla hanno di spaziale.
Note finali:
- alcuni racconti sembrano impaginati in Word con l'opzione di default che separa i paragrafi ogni volta che si va a capo, e la lettura (soprattutto dei dialoghi) non ne esce facilitata;
- in copertina campeggia l'insolita avvertenza "Consigliato ad un pubblico adulto", quasi che fosse una pubblicazione pornografica. Forse è stato inserito solo perché dalla copertina sembra una rivista di fumetti manga...