Non so spiegare quanto mi sia piaciuta questa "breve storia". Chimica, fisica, biologia, paleontologia, astronomia e numerose altre discipline affascinanti affrontate in un unico volume e, soprattutto, rese comprensibili ai non esperti attraverso un linguaggio chiaro e pieno di ironia.
Mi dispiaccio del fatto che ciò che è contenuto in questo volume non venga insegnato a scuola. Mi rendo conto di essermi persa molto, e di perdermi ancora molto.
Consiglio la lettura davvero a tutti, a qualsiasi adolescente, adulto o anziano della Terra. A chi crede in Dio e a chi crede nella scienza. Perché con questo libro mi son fatta l'idea che la scienza in realtà sia lo strumento che abbiamo per raggiungere, un giorno, la conoscenza di qualcosa di molto più grande di noi.
Voglio condividere un passaggio dell'opera, quello che mi ha colpita di più e per cui, lo ammetto, ho anche versato qualche lacrima:
"Non lo si ripeterà mai abbastanza: la vita è una, una sola. Questa è - e credo rimarrà per sempre - la più vera e autentica delle affermazioni." Noi, gli animali e le piante siamo il risultato dell'evoluzione delle stesse forme di vita infinitesimamente minuscole che hanno resistito, per miliardi di anni, ai periodi più bui della Terra. Siamo fatti tutti della stessa sostanza, quella che ha sempre garantito e sempre, in qualche modo, garantirà l'unica cosa che conta, LA VITA, qualsiasi forma essa possa prendere in futuro.
«L’universo non è solo più strano di quanto immaginiamo, è più strano di quanto possiamo immaginare» J.B.S. Haldane
Bryson aveva centinaia di commenti positivi, mi son procurato sia l’e-book che il file audible, ma è solo grazie al secondo che ho portato avanti la lettura. La Breve storia di (quasi) tutto è una galleria piena di scienziati che hanno dato un contributo decisivo al progresso umano. Finché faccio i nomi di Newton, Einstein, Darwin credo che non vi siano dubbi sulla notorietà, ma se scrivo Lyell, Wistar, Cuvier, Lavoisier, Berzelius ecc.. quanti di voi hanno idea di chi fossero? Io no di certo, ho dovuto ricopiarli diligentemente. Non è solo la storia di quasi tutto, è la storia di quasi tutti. Per ogni personaggio c’è un cappello introduttivo che spesso contiene una nota di colore, eccone un esempio:
L’uomo a capotavola era l’astro più luminoso nel firmamento della paleontologia, una scienza giovane. Il suo nome era Richard Owen, e all’epoca aveva già dedicato molti anni di lavoro a fare della vita di Gideon Mantell un inferno in terra.
Owen era cresciuto a Lancaster, nel nord dell’Inghilterra, dove aveva studiato medicina. Era un anatomista nato e si era a tal punto consacrato ai suoi studi che a volte prendeva illegalmente a prestito arti, organi e altre parti di cadaveri e se li portava a casa per sezionarli con comodo
I personaggi sono paleontologi, fisici, geologi, chimici, astronomi, praticamente ognuno di essi potrebbe essere il protagonista di una biografia bizzarra o di un romanzo; presentati uno via l’altro è impossibile non confonderli. Chi, per esempio, comprese che l’atomo era composto in massima parte da uno spazio vuoto, con un nucleo molto denso al centro? Io potrei rispondere solo libro alla mano.
Per quanto si tratti di un libro di divulgazione, impossessarsi di alcuni concetti è davvero difficile.
In quanto si tratta di un libro di divulgazione storceranno il naso agli scienziati e gli specialisti delle varie branche del sapere che tocca.
Ho preferito la maggiore sistematicità di Harari (Da animali a Dèi) che ha suddiviso il libro cronologicamente anziché per argomenti come ha fatto Bryson. La suddivisione di Bryson ha comportato salti temporali e ripetizioni che in alcuni casi mi hanno fatto perdere l’orientamento. Ritaglio il capitolo 20 intitolato “Com’è piccolo il mondo” che a proposito dei batteri dice:
Ogni batterio è in grado di prelevare informazioni genetiche da qualsiasi altro batterio. Essenzialmente, come hanno detto Margulis e Sagan, tutti i batteri condividono un unico pool genico.11 Qualunque cambiamento adattativo si verifichi in un’area dell’universo batterico potrà diffondersi a qualsiasi altra area. È più o meno come se un uomo potesse andare da un insetto e prelevare da esso l’informazione genetica necessaria per farsi crescere le ali o camminare sul soffitto. Ciò significa che dal punto di vista genetico i batteri sono diventati un unico superorganismo: microscopico, disperso, ma invincibile.
Vivranno e prospereranno su tutto ciò che ci scrolleremo di dosso, verseremo o lasceremo gocciolare. Basta creare un minimo di umidità – come quando si passa un panno bagnato su un tavolo per farli proliferare come se fossero stati creati dal nulla. Mangeranno il legno, la colla della carta da parati, i metalli nella vernice rappresa. Gli scienziati australiani scoprirono un microbo chiamato Thiobacillus concretivorans che non solo viveva in concentrazioni di acido solforico talmente forti da dissolvere il metallo, ma non avrebbe potuto farne a meno. Un’altra specie, Micrococcus radiophilus, viveva beatamente nei contenitori per le scorie dei reattori nucleari, dove si rimpinzava plutonio e di quant’altro mai vi fosse contenuto.
I batteri, non dimentichiamolo, hanno vissuto per miliardi di anni senza di noi; noi, al contrario, non riusciremmo a sopravvivere un solo giorno senza di loro.
Ma come fai ad ascoltare roba del genere? Già.. come faccio? Non lo so. L’ascolto volentieri in auto, a passeggio, sulla cyclette, non posso ascoltarla da sdraiato: cinque minuti e poi… più non sento, e mi addormento, mi addormento, mi addormeeentoo!
https://www.youtube.com/watch?v=J8qUQJzooiU
Uno dei migliori libri che parlano di scienza che abbia mai letto. Bryson è riuscito a scrivere un libro di viaggio e il mondo esplorato è la scienza.