Mia recensione:
https://ilrifugiodilongjohnsilver.blogspot.com/2018/09/fantasy-science-fiction-3-settembre.html
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Tutti quei piccoli dettagli di cui qualcuno in passato si è lamentato sembrano essere risolti, una migliore impaginazione con un testo maggiormente centrato nella pagina, ma sempre con un margine maggiormente largo sul fondo pagina, l’alternanza di testo a tutta pagina o a due colonne. La scelta dei font è ancora varia e in qualche modo legata alla storia, l’editoriale ha un font di dimensioni un po’ minuta cosa che potrebbe dare qualche difficoltà ad alcuni lettori, ma scommetto che dipenda da una questione di spazio per rientrare esattamente nelle 160 pagine.
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continua a leggere la recensione http://n7blog.altervista.org/2014/01/fantasy-science-ficton-anno-numero-3/
Il racconto che mi è piaciuto di più è "Il matto" di Morressy. "Fiori dell'abisso" di Ligotti mi ha ricordato il senso di inquietudine e l'orrore ignoto provato leggendo"Dagon" di Lovecraft. "Esoteric City" di Sterling è caruccio, ma il finale delirante smorza l'entusiasmo.
"Alpha Ralpha Boulevard" di Cordwainer Smith è introdotto da un commento di Ursula LeGuin che dice: "fu importante per me come leggere Pasternak la prima volta". A me pare esagerato. Il racconto tocca temi interessanti e l'idea di base è carina, ma resta confinato nell'ambito del nebuloso, è un racconto troppo breve per offrire una descrizione soddisfacente dell'ambientazione (che andrebbe decisamente approfondita) e il finale è frettoloso.
Il racconto di Ken Liu è ben scritto ma non mi ha coinvolta più di tanto, "I Litlin" di Williamson evitabile. Restano ancora Gerrold e la rubrica di Paul Di Filippo, entrambi freschi e divertenti.
Le poesie di Yeats vengono inserite un po' a caso nella rivista, chiaramente per riempire lo spazio dell'unica pagina che altrimenti rimarrebbe bianca. Prese così, fuori contesto, mi stanno indifferenti.
Insomma, questo F&SF non è superlativo ma il potenziale c'è, in ogni numero ci sono almeno uno o due racconti che mi colpiscono e il resto risulta più di contorno che altro. Con un miglioramento dell'impaginazione (perché diavolo alcuni racconti sono stampati su due colonne? E perché l'editoriale è spezzato su pagine anche distanti tra loro?) e maggior attenzione ai refusi si potrebbe sicuramente migliorare la qualità.
...ContinuaEsoteric City di Bruce Sterling: i casi sono due. O sono io che non capisco Sterling, oppure al di fuori del cyberpunk è come un pesce fuor d'acqua. Racconto di una banalità imbarazzante, con un tema trito e ritrito. Scritto male, molto male, e noioso.
Casella di posta: F&SF di David Gerrold: ironico, molto divertente, fulminante.
The Cap and Bells di William Butler Yeats: una poesia, che c'entra in una rivista di SF come il cacio sui maccheroni. Potevano mettere una pagina di pubblicità, era meglio.
Plumage from Pegasus di Paul Di Filippo: sempre ottimo.
Fiori dell'abisso di Thomas Ligotti: racconto con venature orrorifiche, sullo stile di Una casa sull'abisso di W. H. Hodgson. Mediocre.
Il demone di Maxwell di Ken Liu: bella sorpresa. Coinvolgente, scritto bene, con una bella morale.
Il matto di John Morressy: carino, anche se si "incarta" un pò nel finale.
Il Litlin di Jack Williamson: rivisitazione dei lillipuziani in chiave fantascientifica. Carino.
Alpha Ralpha Boulevard di Cordwainer Smith: il mio primo approccio con questo tanto decantato autore, e la reazione è stata più o meno questa: boh!
Scritto maluccio, confusionario, con un'ambientazione che non ha destato in me il minimo interesse.
In conclusione, altro numero abbastanza brutto.
...ContinuaChe simpatica sorpresa questa rivista letteraria di fantascienza! Trovatala un giorno sullo scaffale del mio edicolante ed iniziatala a leggere, mi ha coinvolto fin da subito costringendomi ad acquistarla. E' l'edizione italiana di un'importante rivista americana. Ho paura che ne diventerò un lettore abituale...
...Continua