Originale psico-thriller scritto davvero bene ma un po' troppo lungo e con un finale poco preparato a mio parere.
Ambientato negli anni '80 con un protagonista in antitesi con gli stereotipi di quegli anni. Un detective sovrappeso e odiato dai colleghi, ma tenace e perspicace nella sua indagine; condotta con arguzia nonostante il compito quasi impossibile da portare a termine.
Questo giallo, che poi non è un giallo, ma un psico thriller a scartamento ridotto, mi ha dato una sensazione simile al film Joker. Sono contento di aver scoperto questo autore, convinto di dover leggere un trilogia ma in realtà questo libro non ha niente a che vedere con il precedente “città di morti”. Potete benissimo leggerlo da solo, ci vediamo al terzo capitolo.
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