Che dire di Philo Vance?
Personaggio unico che può essere a volte simpatico intrattenitore come un individuo odioso e fastidioso.
Dalla sua ha una spiccata intelligenza ed un acume logico degno del vecchio Sherlock.
Pietra miliare della letteratura poliziesca;
il capolavoro della vita per SS Van Dine;
Scorrevole e pieno di suspense
Rileggendo il commento all’altro romanzo di Van Dine noto che molti degli aspetti che qui non mi sono piaciuti erano comunque anche presenti già lì, solo che o mi avevano fatto un effetto diverso, oppure non mi avevano disturbato la lettura. Quindi i casi sono due: o questa volta ho approcciato il romanzo in maniera diversa e in un periodo diverso che ha mutato il mio giudizio, oppure questo romanzo è effettivamente meno avvincente del precedente. In ogni caso non mi sento particolarmente interessata a continuare con la serie, ma ovviamente non si sa mai.
http://www.naufragio.it/iltempodileggere/20481
Altro caso difficile per Philo Vance che si trova a dover risolvere un omicidio compiuto in un ambiente chiuso in questo caso un piccolo appartamento in un condominio, ma sarà lo studio della psicologia dei protagonisti che lo porterà a scoprire l'assassino.
Godibile
Questa detective story appartiene al genere whodunnit – il giallo deduttivo, in cui l'investigatore ha il compito di ricostruire, attraverso percorsi logici rigorosi, l'esatto svolgimento dei fatti.
La sfida al lettore è il leitmotiv del romanzo. L'autore infatti si adopera per far sì che il colpevole possa essere smascherato attraverso gli indizi disseminati fra le pagine, non nasconde nulla, non si affida alle coincidenze, né si rifugia in una eventuale immotivata confessione.
Dal momento che la concezione qui espressa sul delitto, è che il crimine sia un fatto personale, s'introducono l'analisi psicologica e della vittimologia quali elementi in grado non solo di convalidare il movente, ma anche di fornire un profilo identificativo del colpevole. Dunque l'indagine non può basarsi esclusivamente sulla prova scientifica, ma deve essere corroborata dall'adesione a questi ulteriori parametri.
L'enigma della camera chiusa è un topos tra i più sfruttati e questo romanzo non fa eccezione. La domanda di rito è: ma come ha fatto l'assassino? Nel scoprirlo si svela la strana satanica sottigliezza di una mente resa acuta da una disperazione tragica. E del resto, una porta chiusa a chiave può davvero fermare una folle volontà omicida?
Senza dubio un classico del giallo, anche se letto adesso risente del peso degli anni. Comunque abbastanza godibile.