E' la condizione in cui versa gran parte del sud Italia, dove l'assenza di prospettive costringe molti giovani uomini ad arruolarsi, teoricamente per "missioni di pace", in realtà per finire "carne da cannone" nei luoghi più insanguinati del pianeta. I più fortunati saranno reduci, relitti umani devastati dallo shock post-traumatico o attanagliati dalla paura del contatto con l'uranio impoverito. Se questo è un paese...
Tu piangi solo se nessuno vede
E strilli solo se nessuno sente
Ma non è acqua il sangue nelle vene
Carmela Carmè
se l'amore è il contrario della morte...
non mi ha lasciato granché, a tratti l'ho trovato anche forzato nel tentativo strappalacrime di ritrarre la tragedia dal punto di vista di chi rimane. L'unica cosa che mi ha commosso è stata la "filosofia" della vedova quando dice che ha ancora tanto da conoscere del soldato morto, tanti ricordi ancora da crearsi. Carino, a tratti pregno e profondo, ma non eccezionale
...ContinuaIn attesa di leggere Zero Zero Zero, ho trovato questo libretto, era un inserto del Corriere della Sera...
59 pagina di fiato sospeso.
"Di tutti gli anni che abbiamo passato insieme, mi resta poco, so che gli piaceva la spremuta d'arancia la mattina, che quando andava a raccogliere le percoche a Villa Literno tornava a casa con lo stomaco malato perché ne mangiava a chili. So che adorava Pietro Aurino, il pugile di torre Annunziata, che quando c'era un incontro faceva autostop coi camionisti amici di suo padre per andarlo a vedere. So che gli piaceva dormire con me, che voleva andarsene dal paese, ma qui potevamo comprare una casa e qui avevamo tutti. So che si vergognava di darmi baci davanti alla sua famiglia. So che mi piaceva quando mi rimproverava per assurde gelosie perché se troppi ragazzi mi guardavano significava che mi ero vestita con qualcosa di sbagliato. So delle foto che mi aveva mandato da Kabul, che gli piacevano i mercati, che mi diceva che la gente del luogo sembrava tutto tranne che aggressiva, mi scriveva che avrebbe voluto portarmi prima o poi in Afghanistan e che a Kabul nessuno ne poteva più della guerra, e tutti volevano stare tranquilli come loro. Scriveva che non si aspettava di trovare un paese così bello che quasi quasi ti veniva da andarci ad abitare e di maledire chiunque l'avesse ridotto così. So che mi fotografava le montagne. Mi parlava che quando non ne poteva proprio più riusciva a trovare silenzio dove voleva. Cosa che qui a casa sua non riusciva mai a fare. Ma molte cose non so ancora, molte cose devo ancora scoprire, capire, imparare di lui."
...ContinuaQuesto articolo, un'aggiunta al Corriere della sera permette ancora una volta di confermare quanto di buono Saviano ha fatto vedere finora.Uno sguardo lucido sul fenomeno dei reduci (e dei caduti soprattutto) delle cosiddette missioni umanitarie.Spiace che una persona come De Magistris ultimamente sia entrato in conflitto con lui.In Italia ci vorrebbero molti più Saviano, vero antidoto alla tv e alla stampa imbonita e "guidata! da certi poteri forti.
...ContinuaMi sono sbilanciata. Invece di dare un voto saccente ho seguito il mio cuore che mi ha fatto amare le parole di Saviano in questo corto di carta.
Maria è una figura che sembra angelica, così piccola e minuta e giovane.
E ancora una volta racconta la verità sulla sua terra e lo fa con dolcezza, con affetto. Questo mi piace anche. Perché lui è nato lì e ama i suoi luoghi ma non riesce a stare zitto e a dire come fanno le cose e vorrebbe fossero diverse ma come si fa?
SI'! I soldati fanno in guerra per i soldi! Come tutti i lavori, del resto. Ma NON solo: anche per aver un lavoro riconosciuto, legale e che ti fa sentire importante.
E chi non abita al sud continua a parlare senza conoscere, senza aver provato cosa voglia dire e a giudicare!(Questo non lo dice Saviano lo dico io dopo aver letto alcune affermazioni, io che abito nel profondo nord)
Roberto Saviano in Il contrario della morte secondo me è riuscito a condensare denuncia, cronaca, filosofia, amore e comprensione in 50 pagine.
...Continua