Come tutti i libri di Miéville anche questo è scritto molto bene e si legge con piacere pur essendo evidentemente rivolto a un pubblico giovane. Il romanzo è stato pubblicato nel 2007, 11 anni dopo l'uscita di Nessun dove e Harry Potter e la pietra filosofale e, in effetti, sembra l'esito un po' artificiale del tentativo di cavalcare il successo suscitato dai romanzi della Rowling con una ambientazione ispirata alla Londra alternativa di Gaiman.
...ContinuaNonostante una copertina indubbiamente imbarazzante ed una traduzione del titolo originale in italiano assolutamente fuorviante (Fanucci ma che combini), Mieville riesce ad incollare il lettore (qualsiasi lettore e di qualsiasi età), a questa storia. Molteplici i continui rimandi ad altri grandi autori, lo stesso Mieville nei ringraziamenti ne citerà più di uno. Sotto le mentite spoglie di un piccolo ed innocuo racconto fantasy, Mieville riesce ad inserire elementi ecologisti nella trama, una trama che rimanda molto a quella Londra Gaimaniana di Nessun Dove, in cui vale la regola del sottosopra, dello specchio, del parallelo uguale e diverso.
Personaggi grotteschi e incredibili fanno parte di questa incantevole storia magica. Immersi in una trama scorrevole con una fantasmagorica ambientazione burtoniana.
Spesso nelle mie recensioni parlo di "caratterizzazione del personaggio", mi viene difficile questa volta sceglierne uno, ma umanizzare un ombrello credo che sia un "lampione di genio" come direbbe il GGG. Mentre leggevo, in effetti, non riuscivo a non pensare alla mia infanzia, quando animavo qualsiasi oggetto, un libro, ricordo, diventava un personaggio dei cartoni, un pezzo di costruzione diventava una lametta per farmi la barba che non avevo, i miei pupazzi avevano nomi e voci. Mieville credo abbia riportato alla mente tanti pensieri della propria infanzia e li abbia animati e messi in una storia semplice ma accattivante. Per tutti quelli che non hanno mai smesso di essere un po' bambini , un libro adatto a chiudere una giornata stancante. Consigliato.
è proprio vero, un bel libro lo è che tu lo legga a dieci o a quarant'anni.
Non fatevi spaventare dalla copertina o dal titolo (che francamente con il libro centra poco o nulla. Non era meglio lasciare Un Lun Dun?) ma immergetevi nelle fantastiche immagini create da Miéville nella sua Nonlondra. Ogni pagina voltata è una sorpresa.
Adorerete i personaggi siano essi mezzi fantasmi, signori dei nonbrelli, corritegole, palombari o semplici sarti di libri.
Una storia appassionante dalle tinte scure che contrasta il rosato titolo.
Racconta di un’inusuale Londra che non è Londra, formata dalle cose dimenticate e dai rifiuti londinesi.
E’ un mondo di non, in cui la “non scelta”, Deeba, dovrà battersi con un terribile nemico, lo Smog.
Il linguaggio è curato ed originale, in particolar modo le descrizioni del mondo creato dallo’autore che rendono bene l’ambientazione del libro.
Prima incursione di Miéville nel campo della fantasy per ragazzi.
Dimenticatevi tutto quello che sapete su di lui e preparatevi a qualcosa di completamente diverso.
China prende un'infinità di cliché e canoni classici della letteratura fantasy e li stravolge. Tutti.
La Londra distopica e irriconoscibile che dipinge è deliziosa, come deliziosa è l'idea di una non-eletta come protagonista.
Linguaggio più semplice del solito ma efficacissimo.
Attendiamo seguito a breve, grazie.