https://threeapenny.blogspot.com/2019/07/segreto-campane-nine-tailors-sayers.html
Uno dei grandi classici di Dorothy Sayers, l'undicesima avventura dell'aristocratico detective "dilettante" Lord Peter Wimsey.
Vigilia di Capodanno. Con l'auto in panne e un tempo che non è certo dei migliori, Lord Peter Wimsey e il fidato Bunter trovano rifugio presso il rettore di Fenchurch St. Paul, il ciarliero Theodore Venables. L'uomo di chiesa è in gran fermento: per quella sera ha organizzato un concerto di campane di oltre 9 ore; è più che sicuro che i suoi campanari riusciranno nell'impresa, ma non ha fatto i conti con una temibile influenza che sta lasciando molti a letto e in condizioni critiche. Con solo poche ore all'evento, pare che il progetto debba essere abbandonato per le troppe indisponibilità. Peter, però, tra i suoi tanti talenti ha anche una certa preparazione in campanologia e può quindi sdebitarsi per l'ospitalità partecipando al concerto ed evitando la sua cancellazione. Tutto va per il meglio. A Capodanno Peter e Bunter possono riprendere il loro viaggio, mentre Fenchurch St. Paul torna alla sua routine, o almeno così sembrerebbe se fosse per un cadavere non identificato ritrovato di lì a pochi giorni...
In ogni giallo classico ci sono le famose "wh-questions" a cui rispondere: Who? When? Where? How? Why? La soluzione arriva ovviamene solo nelle ultime pagine, ma nonostante la tanta carne messa al fuoco per confondere le idee, non ci vuole molto ad intuire dove, quando e come sia morto il misterioso signor X, e anche il perché e il chi sono piuttosto facili da indovinare, sebbene rimanga qualche dubbio su eventuali complicità. Ciò non toglie che il romanzo scorra piacevolissimo, avendo uno dei suoi punti di forza nella caratterizzazione dei personaggi: Wimsey e i suoi, ma anche il rettore Venables, prolisso e distratto, sua moglie, senza la quale si perderebbe continuamente nei suoi pensieri senza mai giungere al dunque, i campari capeggiati da Hezikiah Lavender, o la giovane Hilary e Potty Peake; e poi c'è la vita di una comunità rurale come tante all'epoca, a volte vittima degli eventi che non può controllare (un'influenza, una piena), ma che sa come non perdersi d'animo. Certo, c'è anche un'accurata digressione sulla campanologia, il peculiare change-ringing inglese, con le sue ferree regole da rispettare, che potrà annoiare alcuni ma che sicuramente dà anche un tocco in più al romanzo.
In conclusione: un'opera consigliata a tutti gli amanti del whodunit che non disdegnano i giochi di parole, ma anche della tradizione del romanzo inglese, con attenti ritratti di ambienti e personaggi.
...ContinuaCosì cita il risvolto di copertina sarà vero,anzi sono sicura che sia vero,ma nelle prime 100 pagine(noiosette anzi che no a mio ,lo so!,modestissimo....avviso) non si parla d'altro che di campane dei loro nomi, origini e via discorrendo,si inizia con un concerto di campane,(Passione tutta inglese a quel che sembra) che dura per tutta la notte di Capodanno,il sonno perso e il frastuono che ho ancora nelle orecchie non mi hanno permesso di apprezzare appieno il libro e poi........ Lord Peter Wimsey(che rottura di........)
Le **** per il resto del libro,(che potrebbere essere anche*****) per l'incantevole descrizione di un'Inghilterra di paludosi paesini battuti dal vento, di personaggi curiosi diventano *** per le maledette campane!!!!!!
Cercherò altro di Dorothy Sayers può essere interessante anche se credo di aver letto di suo nella notte dei tempi.
Mi scuso con Hellery Quinn che a differenza di Wimsey mi piace tantissimo.
Sto abbandonando i punti esclamativi per le parentesi?????!!!!!!!
Sono un po' "tu mi stufi"??? sarà il tempo uggioso????? ...
Uno dei più famosi whodunit di sempre.
Protagonista del romanzo è Lord Peter Wimsey uno dei più celebri investigatori dilettanti dell'età d'oro del romanzo poliziesco, uno Sherlock Holmes dei quartieri alti, inseparabile dal suo monocolo. La sua tecnica di indagine si basa essenzialmente sull'osservazione e sull'intuizione. Spesso le indagini lo coinvolgono personalmente (e nel tempo si fidanzerà pure), il che lo rende differente dai distaccati e misogini investigatori dell'epoca (farà lo stesso Ellery Queen nel periodo più ispirato della sua carriera, come in Calamity Town del 1942).
The Nine Tailors è un classico. Se non ricordo male J.D. Carr inserì il romanzo tra i primi 10 capolavori del genere, ma non fu il solo, Ancora oggi per caratterizzazione di luoghi e personaggi e la riuscita dei dialoghi, questo romanzo è un modello per il genere. La pecca, per i detrattori, è l'erudizione della Sayers (che amava la letteratura medioevale e si cimentò nella traduzione della Commedia di Dante). In effetti, gli appassionati di Twitter e affini è meglio che si astengano dalla lettura.
Troppo lento lo svolgersi dell'indagine nella seconda metà del libro. Non mi ha intrigata per nulla....