Zothique, ultimo continente rimasto sulla Terra, dove una qualche forma di vita riesce ancora a vivere. Le storie che vengono raccontate qui da Clark Ashton Smith, sono intrise di magia, reami decaduti, stirpi di nobili ormai disotterrati da una valanga di sabbia che non lascia scampo, Negromanti pronti a tutto per conquistare il potere assoluto, animali mostruosi...
Clark Ashton Smith, autore americano, scrive, racconti fantasy/horror/weird, praticamente soltanto negli anni '30, insieme all'amico (epistolare) H. P. Lovecraft e il texano Robert E. Howard, formano il "tridente" del fantastico classico di inizio 20° secolo.
Clark Ashton Smith è il meno conosciuto dei tre, ma io credo che sia un'autore davvero straordinario, la sua scrittura è pura pittura letteraria, nel senso che quando si finisce un suo racconto, davanti agli occhi ecco apparire un quadro gotico/dark/weird/crepuscolare, insomma un'opera d'arte dell'insondabile, dell'incubo, onirico, visionario.
Prima poeta, poi scrittore del fantastico ed infine, negli ultimi anni della sua vita si rinchiude in se stesso e si dedica esclusivamente alla scultura.
è una raccolta di 16 racconti di dark fantasy! è macabro ed avventuroso insieme, mi è piaciuto molto!
I racconti costruiscono in poche pagine un mondo molto credibile, in cui c'è questo ultimo continente della Terra futura(Zothique, appunto), in cui la magia è stata riscoperta e le scienze dimenticate! Non sembra originale, oggi, ma è degli anni 20, e probabilmente allora lo era....inoltre, originale o no, è stata una piacevolissima lettura!
...ContinuaForte d’un’idea che sarà poi sfruttata anche da Jack Vance per uno dei suoi capolavori, quella d’una terra morente a causa del sole ormai giunto alla fine del suo ciclo vitale – Smith crea sedici meravigliosi racconti.
—Ambientati nell’ultimo continente, Zothique appunto, descrivono un tempo decadente e sanguinario, popolato di negromanti e tiranni, di guúl (sic) e crudeli divinità – un tempo senza speranza né eroi, in cui le poche civiltà rimaste si sgretolano una dopo l’altra nelle ultime ere d’un mondo in rovina, ma per questo arcano e misterioso…
—Questo è davvero il tipo di racconto fantastico che preferisco, quindi non posso ch’essere entusiasta nel giudizio!
Volete leggere qualcosa di cupo e magistrale?volete bere un vino insuperabile che da l'oblio? Ecco questo libro. Opera. In maiuscolo !
Grande raccolta di racconti, molta attenzione allo stile.
Unico appunto: data la natura dei racconti, la lettura in volume unico può risultare un po' ripetitiva: si parla quasi sempre di vicende di necromanti, tombe et similia, solo negli ultimi racconti c'è uno spiraglio di apertura all'avventura leggera.
Ne consiglio quindi la lettura, magari inframezzando i vari racconti con la lettura di qualcosa d'altro.