Libro dalla struttura discutibile, ma in alcuni punti per me davvero bello e sostanzialmente, per me, ben scritto. Ciò che mi è più piaciuto è l'incrollabile andare avanti del protagonista, nonostante spesso non sappia dov'è, si senta finito. Va avanti, perdendo pezzi, ma cercando di stupirsi. E scopre spesso qualcosa di sé, a volte non del tutto banale. Ciò che non mi è piaciuto è soprattutto l'inutile uscita finale dalla finzione narrativa; c'è poi qualche incongruenza e qualche sovrabbondanza. Ma sono contento di averlo letto.
...ContinuaLess.. un personaggio.. tenta la fuga dal matrimonio di un suo ex.. ma l'ex rimane sempre nei suoi pensieri fino alla fine.. una fuga ma forse anche una ricerca di se stesso alla vigilia dei suoi 50 anni.. ripercorrendo alcune tappe della sua vita. Il finale una sorpresa.
...ContinuaPovero, disperato, ingenuo, felice e fortunato Arthur.
Da quando ha deciso che deve letteralmente scappare dal matrimonio del suo miglior amico, ovvero uno dei suoi ex, gliene capitano di tutti i colori.
Nel suo peregrinare semi-fortuito, decide di partecipare a premi letterari più o meno seri, più o meno conosciuti, in Messico, Francia, Germania, Italia, Marocco, India e Giappone e questo giro del mondo volontario rappresenta sia la fuga dal matrimonio del suo grande amore - perché si intuisce subito che in realtà Less non ha mai smesso di amarlo - sia la fuga da se stesso, dai suoi imminenti 50 anni, da quel mezzo secolo di vita che, volenti o nolenti colpisce tutti.
Less però è un idolo semi-serio: si infila nei guai e nelle avventure con una leggerezza, una fortunata innocenza, che in fondo mantiene il buon Arthur quel giovane col ciuffo incontrato anni prima su una spiaggia ventosa.
Amabilissimo il Less tedesco, noiosetto quello Francese. Simpaticamente italiano, seriosamente indiano, fiorisce il nostro eroe in Giappone, ma ahi-noi troppo tardi per la fioritura dei ciliegi.
E la felice buona narrazione, il viaggio del Less, il nostro viaggio letterario, quello che facciamo in sua compagnia per fuggire dal vecchio amore, dall'età, dalla quotidianità, ci porta alla fine di tutto, dove, in barba alla quarta di copertina, "il trucco sta nel non innamorarsi", scopriamo, anche se lo sapevamo, che l'amore non finisce mai, qualunque ne siano le sfaccettature e le colorazioni.
Ah Less, Less...
Arthur Less è uno scrittore alla soglia dei cinquant'anni che è appena stato lasciato dal fidanzato ( anche se non ha mai voluto ritenerlo tale), dopo una storia lunga nove anni, che ha deciso di sposare un altro.
Less, per evitare di dover assistere alle nozze decide di rispolverare alcuni inviti letterari ricevuti e organizza un tour intorno al mondo che lo porta in diversi Paesi ( Francia, Giappone, Messico, Italia, ecc.) per partecipare ad incontri e premiazioni, più o meno, strampalati.
Durante questi viaggi incontrerà le persone più svariate, ritroverà vecchie conoscenze, riallaccerà rapporti interrotti, vivrà disavventure e, alla fine, tornerà a casa dove...
Greer tratteggia un uomo insicuro, goffo, un po' sfigato al quale l'età non ha ancora donato la fiducia in sé stesso e nelle sue capacità professionali né una relazione affettiva stabile a causa delle sue paure che, a volte, si guarda attorno con lo stupore di un bambino.
Pur avendo apprezzato alcune parti di questo romanzo, soprattutto quelle iniziali e finali, rimango perplessa sull'attribuzione del premio Pulitzer perché, secondo me, non raggiunge le vette di "La storia di un matrimonio" che ho amato profondamente.
Ne consiglierei la lettura? Ni.
Mi aspettavo di più da un premio Pulitzer, mi pare che l'elemento di originalità risieda solo nel racconto di un amore omosessuale, se questo non vi sconvolge, se considerate le relazioni omosessuali alla stessa stregua di quelle etero, il palloncino si sgonfia e rimane un romanzetto qualunque.
...Continua