Più storie si intrecciano in questo romanzo. Nel 1362 l'inquisitore Eymerich deve investigare sulla morte di due confratelli avvenuta nella Francia sotto il dominio inglese. Qualche decennio dopo, la storia di Giovanna d'Arco, la sua lotta contro gli inglesi per liberare la Francia fino alla sua morte. Nel presente e nel futuro brevi episodi secondari dei quali non è che abbia compreso molto!!
Romanzo arduo, molto filosofico, con aulici riferimenti alla religione (qualcuno vuole sostituire la Trinità con una Quaternità), dove le due storie principali sono lineari ma collegate con un filo difficile da raccontare e talvolta anche da seguire, fatta di visioni mistiche che di mistico in realtà non hanno nulla e nemmeno si capisce come sia possibile avvengano. E' complicato anche trovare un personaggio che possa risultare simpatico e per il quale tenere.
Non si può consigliare a chi non abbia una certa preparazione e capacità di comprendere un particolare linguaggio tecnico (a partire da me).
Il ritorno di Eymerich si accompagna alla parabola di Giovanna d'Arco, mentre prosegue la distopia a cui l'uomo si è condannato nel prossimo futuro.
Visceralmente articolato e dal fascino inquietante, questo capitolo della saga finisce per lasciare senza fiato, in modo positivo.
"Diverso" dagli altri per la presenza non marginale della Pulzella.
...ContinuaDevo dire la verità: ho fatto un po' di fatica a leggerlo....
Ora passo al prossimo obiettivo: leggere tutta la saga. Me ne mancano due. Forzaaa
... ma comunque intrigante.
La formula è ormai collaudata e questa volta le avventure del cinico inquisitore si intrecciano alla fulminea parabola di Giovanna d'Arco. Tra eretici, allucinazioni collettive, guerre dinastiche e psichedelica fantascienza si tratteggia un apocalittico futuro che sconvolgerà l'intera umanità.
un libro che mi ha lasciato poco, con un eymerich in balia degli eventi per quasi tutto il tempo.
non ne avrei sentito la mancanza, se non fosse per le allusioni fatte scivolare nella chiusura.