Comprato e perso fra gli altri libri, ritrovato e letto tutto d’un fiato. Non è male anche se, in alcune parti, è fortemente ideologico; resta comunque una lettura interessante soprattutto per i capitoli dedicati ai Maestri, con le testimonianze di Marco Bellocchio, Carlo Lizzani, David Cronenberg, Mario Monicelli e Terrence Malick. Queste ultime tre, in particolare, davvero imperdibili, più che lezioni di cinema sono lezioni di vita che, parafrasando Monicelli, sono in fondo la stessa cosa.
...Continuamolto molto interessante!è la prima riflessione collettiva che leggo sullo stato di cose presenti del cinema e del suo mondo e quando trovo idee,analisi approfondite io sono felice!non tutti gli articoli mi hanno entusiasmato(quello di Monicelli l'ho trovato contraddittorio e superficiale nel finale, ma io lo amo poco,a parte 'la grande guerra' ' i soliti ignoti')molte cose le sapevo, ma non è questo il punto, è l'idea di proporre una discussione a più soggetti che fanno cinema che mi è piaciuta. mi ha sorpreso per esempio, il livello di analisi degli attori: fa a pugni con la miseria culturale di chi è superpagato per fare cinepanettoni e porcherie simili!come mi ha interessato moltissimo il lavoro dei produttori e non ultimo quello dei registi: come si fa a fare cinema in questo paese che uccide la cultura? come si fa con i vari Brunetta che odiano tutto quello che a che fare con l'Arte? questo paese habisogno di rivoluzione!non servono gli accomodamenti(???), le povere idee di chi non ha lottato per difendere la cultura.. tutto questo è già avvenuto, ma io sono convinta che anche il cinema è e potrà essere una grande forza di cambiamento: certo, ne sono sicura ed è per questo che vanno sostenute le lotte di chi fa il cinema,fanno parte integrante di quella 'sommossa' che agita questo paese di telespettatori rincoglioniti!!!!!
io amo il cinema fin da piccola, non potrei vivere senza. l'ho sempre detto, mi dovranno buttar fuori a forza quando faranno sparire l'ultima sala!amo il cinema come amo leggere,sono regali che mi faccio da sempre!
la raccolta di articoli è una prova che c'è un pensiero, ci sono delle idee che circolano, e c'è un bellissimo ricordo di Volontè, uno dei miei attori italiani preferiti, un grandissimo attore..non a caso dimenticato!
Qualche rarefatto concetto interessante, ma si ripetono le stesse cose per pagine e pagine (il cinema deve essere impegnato+oh, quant'era bravo e impegnato Volontè).
Micromega continua a parlarsi addosso, a giustificare la sua superiorità culturale, a presentare molteplici interventi per giustificare una presunta moltitudine di opinioni (che sono però tutte di persone che la pensano esattamente allo stesso modo).