INDICE
CORPUS DOMINI - REMO GUERRINI
TEMPORA! MORES! - DIEGO GABUTTI
LA DIGNITA' DELLA VOLPE - VITTORIO CURTONI
ARANCE PRECOCI - GIAMPAOLO SIMI
SEPULTURA - VALERIO EVANGELISTI
GLI INAPPARTENENTI - SALVATORE PERILLO
ESAGRAMMI - ANTONIO PIRAS
RICICLAGGIO - ANTONIO FORMENTI
MEKONG - ALBERTO COLA
BESTIARIO DI FINE EPOCA - GIANNI MENARINI
FAN DA CEFEO - PIERO BIANUCCI - PRIMO LEVI
GARZE - DARIO TONANI
IL QUIZ DI VALDEMAR - SILVERIO NOVELLI
LA STRATEGIA DEL BRANCO - GIOVANNI BURGIO
LO SPIRITO CUSTODE - GIUSEPPE O. LONGO
STRANGE DAY - GLORIA BARBIERI
CRONICHE DELLA GUERRA AL TENORE - ROBERTO BARBOLINI
NEL VENTRE DI NAPOLI - FRANCESCO GRASSO
RELITTI - RENATO PESTRINIERO
L'ARCHIVIO DELLO SPAZIO - CLAUDIA RATTI
STARLIGHT - FABIO CALABRESE
IL TRENO FERMA IN GALLERIA - GABRIELLA SCIALDONE
Raccolta di fantascienza tutta italiana, per la prima volta su Millemondi: i pezzi presenti sono variegati e scritti sia da professionisti della FS che da giornalisti.
I racconti che mi sono piaciuti maggiormente, "Sepultura" di Evangelisti a parte, sono "Riciclaggio" di Formenti, "Mekong" di Cola e "Relitti" di Pestriniero. Alcuni pezzi partono da buone idee, ma si perdono un poco in un linguaggio lontano dal genere fantascientifico.
Lettura discreta.
Come tutte le raccolte di racconti Urania. C'è del buono e c'è molto incomprensibile. Tutti tentano di stupire, di sovvertire le regole portando i racconti a un guazzabuglio inconcludente dove non si capisce quale sia l'incipit il desinit e il climax.
Meglio leggersi gli americani e inglesi classici(Ballard, Bradbury, Dick)
Forse ho esagerato con le stelle. In effetti è una buona raccolta, ma non il massimo. Però sento questa raccolta come anche "mia"... il lettore che Lippi cita nell'introduzione, sono io: Il magazzino dei mondi, ossia una possibile rivista dedicata alla SF tutta italiana, fu una mia idea che nasceva dall'entusiasmante periodo che viveva la produzione nostrana.
Altri tempi, altri sogni...
...ContinuaFrancamente trovo gli scrittori di FS italiani, salvo rar(issim)e eccezioni, troppo auto-referenziali e barocchi (più d'uno ha addirittura avuto l'impudenza d'inserire sè stesso nel proprio racconto), sorvolando poi sulla figura del curatore, Franco Forte, che ben lungi dallo stare in disparte e presentare semplicemente gli autori con qualche cenno, è il più auto-referenziale di tutti.
Solo Evangelisti si distacca dalla piatta massa e sforna un racconto "gradevole", secondo il suo stile usuale. Ma un solo scrittore non può raddrizzare le sorti di un'intera raccolta: spetta ai curatori scegliere, e scegliere bene.
In generale una lettura da non ripetere.