Il romanzo si ispira ad un fatto di cronaca realmente accaduto: il rapimento e la segregazione per otto anni di una bambina viennese, Natascha Kampusch, nel 1998, da parte di un maniaco che, dopo la fuga della ragazza e il suo ritrovamento, si è ucciso gettandosi sotto il treno.
Di Stefano sceglie di raccontare la vicenda attraverso le voci del padre, della bambina e di vari personaggi che, direttamente ed indirettamente, si sono incrociati con i protagonisti del dramma.
E' lieve la penna dello scrittore, soprattutto nel fare solo intuire gli abusi subiti dalla bambina e il dolore di un padre debole e insicuro, ma non scuote emotivamente, quanto dovrebbe, il lettore.
inquietante quando la voce narrante è la ragazzina...nel complesso però l'ho letto tutto d'un fiato
Evidentemente ispirato e scritto sull'onda emotiva del caso di Natascha Kampusch, "Nel cuore che ti cerca" è un racconto corale, di un padre e di una figlia prima di tutto, ma anche via via di tutti quelli che hanno se pur marginalmente avuto a che fare con il rapimento e la liberazione della bambina. Paolo di Stefano ha una grande sensibilità, scandaglia l'animo umano con semplicità e con tenerezza, e ha la rara capacità di immedesimarsi, di descrivere altrettanto bene la pena di un padre che cerca la figlia rapita, e la paura e l'ingenuità di una bambina che non si rende conto fino in fondo di cosa le sta succedendo.
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