L’antologia italiana Onda d’abisso. Trenta autori per trenta storie di mare e di mistero arriva come una ventata di aria fresca nel panorama del Fantastico Italiano. L’esperimento non è nuovo e si avvale di illustri predecessori. Occorrerà ritornare agli anni Ottanta-Novanta e a una illustre casa editrice, la Marino Solfanelli, che con la sua serie Le Ali della Fantasia molto si adoperò nella difficile impresa di “sdoganare” un genere, quello Fantastico, in un Paese, l’Italia, che ha sempre guardato con sospetto non scevro da implicazioni culturali, sociali e politiche questo genere.
Si trattò a suo tempo di un esperimento generoso e lungimirante, che ebbe il merito di far conoscere al pubblico autori della caratura di Riccardo Leveghi, Claudio Asciuti, Gianluigi Zuddas, Michele Mari, per non citarne che alcuni. Altra valida antologia (sempre marcata Solfanelli) fu I figli di Cthulhu, corale omaggio italiano alla narrativa di Lovecraft, viaggio interessante attraverso scenari “mediterranei” in alternativa alle atmosfere del New England del Maestro di Providence, a dimostrazione del fatto (se pure ce ne fosse stato il bisogno) che le linee tracciate da H.P. Lovecraft sono state e sono talmente potenti da poter prescindere da latitudini e fattori geografici o linguistici che dir si voglia.
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...Continuanda d'Abisso è un'antologia curata da Alessandro Morbidelli, pubblicata da L'Orecchio di Van Gogh, un'associazione culturale con sede a Falconara Marittima. I testi selezionati sono trenta, scritti da altrettanti autori, alcuni noti, altri esordienti o membri di gruppi di scrittura collettiva, come gli aderenti a "Carboneria Letteraria".
I racconti sono raggruppati in tre sezioni che rappresentano tre tipi di ambientazione: la costa, le superfici, le profondità. I testi, tutti piuttosto brevi e scorrevoli, da leggere d'un fiato, sono assai eterogenei per genere, per stile e atmosfere, sebbene il mare ne costituisca sempre l'indiscusso protagonista.
Il filo conduttore comune è il mistero delle profondità oceaniche, quasi sempre legato al sovrannaturale. In qualche caso gli autori spiegano o tentano di spiegare eventi incomprensibili come frutti dell'evoluzione, di insensati esperimenti scientifici, del Caos che intreccia varie cause secondarie, di incubi, follia, o suggestioni collettive. In Loop, Il grido del mare, Naufragio per autospettatore e Deserto d'acqua i deliri sono tutti terreni, e il mistero più profondo è l'animo umano.
Spesso il lettore è libero interpretare, di trarre da sé le conclusioni. Davanti alla fugace apparizione di una creatura leggendaria, per esempio, potrà assecondare il senso di meraviglia e la voglia di credere dei protagonisti, oppure cercare risposte razionali, magari attribuendo la presenza inquietante all'inganno dei sensi. La sirena di Occhi dall'abisso potrebbe essere frutto dell'immaginazione di una persona stanca, così come la musica che si crede di udire a bordo del batiscafo in Nekton. Oppure, le entità che entrano nella nostra dimensione potrebbero esistere solamente nella fantasia di Snorri e della sua famiglia in Snorri Snorrison.
L'oceano si fa culla di civiltà perdute in molti racconti. In Cinque dita, due occhi è la dimora di creature inumane dall'aspetto terrificante, forse pericolose; diviene complice di vendette in Le Bastarde; è muto testimone dell'apocalisse ne Gli occhi; è inconscio specchio dei nostri desideri in Pesci quadrati; segna il confine tra dimensioni ancora in Snorri Snorrison.
Ci sono anche episodi horror, come Senza colore e senza calore, ma i racconti con scene veramente crude sono pochi, forse perché il mistero funziona soltanto se l'autore decide sottrarre dettagli, motivazioni e conclusioni nette, diversamente dallo splatter che rende bene se si sovrabbonda con particolari ributtanti.
Alcune narrazioni hanno un sapore quasi new age, come La cala. Altre scivolano nel realismo magico, come le Vibrazioni positive che ricordano i miti di Cthulhu e ancora di più Il Giro del Sole di Massimo Bontempelli. Indimenticabili le atmosfere poetiche de Il misterioso diario del giovane Piotr, oppure di A Milano di notte c'è il mare.
Ci sono racconti di fantascienza, malinconica e crepuscolare per l'androide di Giò e il mare, grottesca per la creatura adorata in Dal mare venne il grande dio, e per gli alieni de Le dimensioni dell'abisso.
L'antologia è certamente influenzata da modelli letterari diversi, e a volte molto illustri.
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