Miol (Biblioteca)
Consiglio di collega, che mi suggerisce titolo e autore. Sbamm! Amore a prima vista! Libro divertentissimo, con questa scrittura semplice ma intelligente, che mixa giallo, azione, sangue… con svariati personaggi e situazioni, che si alternano con arguzia e sorriso. Divorato velocemente in un giorno difficile per me (la mia operazione al piede) mi ha sollevato dal dolore, facendomi vivere questa corsa tra studi televisivi, zingari spietati, killer prezzolati ma dotati di humour, avvocati sgamati, estremisti di destra. Recupererò sicuramente gli altri lavori del tipo…
In fondo non è difficile costruire un libro di successo .
Si parta con un inizio di taglio cinematografico stile Quentin Tarantino , si introduca attraverso personaggi di contorno coloriti e magistralmente tratteggiati (particolarmente gustoso quello di Nadia con gli occhi cangianti dal grigio al verde a seconda dello stato d’animo ) il protagonista principale di Carlo , un amante appassionato della musica di Bob Dylan e dell’ Oban 14 Single Malt peraltro colpevolmente ideatore , sebbene con intenti diversi , di un programma televisivo tanto di cattivo gusto quanto di grandissimo ascolto come Crazy Love , vi si aggiunga un’altra figura di spalla come quella di Oscar Falcone , giornalista d’inchiesta e uomo dalle molteplici conoscenze , si imbastisca infine una storia nera (in tutti i sensi…) ambientata in una città dai mille aspetti e dove tutto può succedere come Milano utilizzando un linguaggio spumeggiante e dialoghi irresistibili a dispetto del fatto che si stia leggendo un giallo e conseguentemente ci siano parecchi dei morti e , voilà , il gioco è fatto !
Naturalmente ci vuole la capacità di un fuoriclasse come Alessandro Robecchi per riuscirci , ed anche se le trame non si discostano da quello che costituisce ormai un collaudato canovaccio , va bene lo stesso .
In fondo non si sta disquisendo di un capolavoro immortale della grande letteratura bensì dell'opera intelligente e sagace di un brillante scrittore.
Un libro che s’intitola come la famosa canzone dei P.I.L., una delle mie preferite di sempre, non potevo non leggerlo ed ho fatto bene è un romanzo giallo/thriller/poliziesco fantastico. Ma definirlo solo così è riduttivo in realtà il thriller è solo l’involucro, una scatola che contiene di più molto di più, c’è tutta Milano (o quasi) e tutta la milanesità dei suoi cittadini partendo dal nome del protagonista (Carlo sta a Milano, come Ciro a Napoli). C’è tanta musica cominciando dal titolo (grandissimo successo dei Public Image Limited a metà degli anni ’80) e proseguendo con citazioni e citazioni di Bob Dylan, c’è tanta critica sociale e tanto giusto disprezzo per certe trasmissioni televisive dalla lacrima facile e scontata, ma la cosa che più m’ha stupito, ancora una volta, è la capacità di riderci sopra facendoti ridere, satira alta quella del signor Robecchi; è leggera ma precisa e pungente, coglie le contraddizioni umane e le mette sul ridere. Formatosi a Cuore e consacrato nella trasmissione radiofonica “Piovono Pietre”, conosce la città, vive la città e la sua gente, la descrive con precisione con una scrittura rapida che non t’annoia un solo minuto.
Se non conoscete Milano e i suoi cittadini questa è una guida perfetta per cogliere il cuore della città, che non è più quella di quando ero bambino, quando il cuore lo teneva in mano… ora lo tiene nel portafoglio.
Ah, inoltre ringrazio vivamente Alessandro Robecchi per avermi ricordato dei Rockets, li avevo completamente scordati ora so chi è quel personaggio tutto dorato che hanno piazzato nei giardini di Porta Venezia, il VI Rockets!
...ContinuaE' un gran bell'esordio con tutto quello che serve per un bel giallo con personaggi ben descritti e la storia regge sempre anche quando sembra che si dilunghi.
E poi la parte ironica da davvero un'altro sapore.
Che bellissima scoperta la scrittura di Robecchi! Un piacevole e intricato giallo a tratti noir e a tratti commedia, frasi concise e precise e capitoli brevi che corrono precipitosamente verso il finale in cui tutti i fili si annodano e poi si sciolgono, lasciandoti senza respiro e con la nostalgia di volerli incontrare ancora questi personaggi da film un po' romantici un po' spacconi. Hego e Clinton, socio e biondo già mi mancate!
...Continua