Editore:"Pronto Antonio, che per caso hai un racconto da farmi publicare?"
Autore:"aspetta che vedo... si uno ce l'ho ma è ancora tutto da rivedere, lo tenevo li buttato dentro un cassetto, non so se sia il caso..."
Editore:"Va bene te lo pubblico lo stesso, bisogna battere il ferro fin che è caldo"
Autore:"Ma, non so, poi sono solo una ventina di cartelle..."
Editore:"Va bene con un carattere grosso e interlinea doppia lo facciamo diventare una cinquantina di pagine, una bella copertina e tira che è na meraviglia"
Autore:"Va be' te lo mando, ciao"
Editore:"Grande Manzini!, grazie per il favore!"
...
Romanzo breve, molto crudo, avvincente. Due fratelli, un passato tragico, un presente altrettanto drammatico.
Tratta argomenti forti e in modo troppo diretto per i miei gusti. Con tutto il rispetto per Manzini e senza giudizio sulla scrittura.
un po' perché è molto crudo (ci sono molte scene brutali, a volte inutilmente brutali) un po' perché, credo dopo poche pagine, si intuisce tutto, colpevole, precedenti tragedie e traumi... tutto contribuisce a rendere la lettura pesante