non penso sia scandaloso dire che vivere qualcosa di unico e terrificante, disumano, inconcepibile e forse inenarrabile non regala automaticamente la capacità di trasmetterne per iscritto l'enormità e il dramma. l'autore di queste memorie raccoglieva e smaltiva i resti di ebrei come lui uccisi nelle camere a gas. è evidente che conserva la sua umanità, ma la esprime con tanta retorica che sentirmi partecipe ha richiesto uno sforzo costante.
...ContinuaAtroce e lirico insieme
Questa è la raccolta di alcuni impressionanti documenti ritrovati sepolti nei pressi dei crematori di Auschwitz e attribuiti a un ebreo polacco di nome Salmen Gradowski, caduto nell'ottobre '44 in seguito alla rivolta dei membri del sonderkommando.
La narrazione, disperatamente concitata, conduce fin da subito il lettore nell'antro più profondo dell'inferno; lì, senza alcuna retorica, gli viene descritto l'orrore così com'è perchè il tempo è poco e l'unica certezza è la morte.
Sono a circa metà libro...ma devo dire che si tratta di una lettura per certi versi molto forte e sconvolgente...lo stile è un po pomposo a tratti ma il fatto che sia stato scritto nello stesso momento dello sterminio conferisce all'opera una presa notevole sul lettore... la descrizione dell'entrata delle donne nello spogliatoio e poi nella camera a gas smuove il cuore dal petto.Un libro che andrebbe fatto leggere a certi "eruditi" che rifiutano la verità sull'olocausto.Davvero toccante.
...Continuail voto non si riferisce allo stile, non certamente degno di nota, ma al valore di testimonianza che il libro rappresenta