Come tanti autori fantascientifici (e come molti dei migliori), Viscusi si muove con grande agilità e padronanza nel suo territorio naturale, il racconto breve.
Anche se si nota spesso che sono scritti giovanili e precoci, queste piccole sviste sono decisamente eclissate dalla sorpresa che suscitano alcuni passaggi davvero potenti. Già il solo Spore, che dà il titolo alla raccolta, vale da solo l'acquisto per gli interessanti...che farebbero bene a procurarselo al più presto, dato che sta andando fuori catalogo.
...ContinuaI primi cinque racconti sono stupendi. Gli ultimi quattro invece sono "solo" buoni. Insomma una gran bella raccolta.
Impressiona il controllo di Viscusi sulla penna e sulla gestione delle trame. Non c'è un tempo morto, non c'è infodumb. Sono racconti che catapultano il lettore nella scena e non lo mollano più. E riescono a mantenere viva l'attenzione anche grazie alle idee. Il racconto che dà il titolo al libro è così suggestivo e impressionante da farsi ricordare per molto tempo... una visione che parte in piccolo e diventa cosmica, nel giro di una manciata di pagine. Memorabile anche Cattivi genitori, dal finale disperato, tragico, eppure di una logica paralizzante. Originalissima poi la distopia del Dottipardo... E a ben pensare anche l'originalità delle idee sembra essere un punto di forza dell'autore, oltre al controllo, alla consapevolezza sull'uso dei mezzi narrativi.
Libro da leggere, lo consiglio a tutti.
PS per l'autore (se passa da qui)
Dottor Who non è una serie americana :P
“AD 2019 - Robert Kerrigan aveva deciso, molto tempo prima, che non sarebbe morto in ospedale”.
Così comincia “Spore”, il primo racconto dell’omonima raccolta. E quello che segue è a dir poco inquietante. Il protagonista non pensa solo a dove morire, ma anche a come trattare le proprie spoglie. Seguendo una moda da poco affacciatasi sulla scena del mondo, egli ordina che, dopo il decesso, il suo cadavere venga schiaffato in un decompikit. “Si tratta di una tuta nella quale finirà il mio corpo. La troverete nel mio armadio. La tuta è infestata di spore e di funghi, organismi che proliferano nutrendosi di sostanze in decomposizione: decampi coltura. Le spore adesso sono inattive, e possono sopravvivere in questo stato per secoli, ma quando mi infilerete nella tuta la riempirete anche di un mix di minerali e soluzioni attivatrici, che daranno inizio al processo.” “E che cosa ne sarà di te, papà?” domanda il figlio. “Diventerò quei funghi. Loro si nutriranno di me e mi reintrodurranno nel ciclo di vita del pianeta. Sarò sempre parte di questo mondo.” Quale sarà l’esito? Anni dopo, il decompikit diventa obbligatorio. I cimiteri e i crematori sono aboliti e ovunque crescono funghi che sono le reincarnazioni dei defunti e spargono spore ovunque. E se il lettore pensasse, a questo punto, a una semplice invasione del globo terracqueo, dovrebbe piacevolmente ricredersi. Qualcosa di ben più catastrofico è destinato a scaturire da quell’insensato costume.
Ma c’è dell’altro in questo libro di fantascienza: un’incredibile sfasatura esistenziale tra ieri e oggi; un’area circoscritta, in cucina, che fa marcire la frutta a vista d’occhio e si rivela una vera e propria macchina del tempo; una società futura diretta dal Dottipardo, dove le nascite e le morti sono debitamente programmate; la clonazione di grandi uomini dell’Ottocento che dovranno salvare un’umanità sull’orlo del baratro; un robot, guardiano del faro, che manda segnalazioni ad eventuali navigatori spaziali; un’invasione effettuata dalle macchine, a cui assistiamo seguendo una cronologia impazzita; strani scherzi di un cervello particolare; e infine una nuova, incredibile “soluzione finale”.
Scritti bene, con una prosa limpida, semplice e funzionale, come si conviene al genere fantascientifico puro, questi racconti riescono a intrattenere il lettore in modo intenso e senza cadute. Vivaci per l’originalità delle idee, fanno prevalere il divertimento intellettuale, ma riescono a trasmettere alcune idee sulle quali vale la pena tornare ogni tanto a riflettere, come per esempio la cieca fiducia nella tecnologia, l’intolleranza, la tentazione dell’apprendista stregone. E tutto ciò nel sano costume della fantascienza, che non è letteratura solo di evasione. L’autore di questo libro, chiaramente appassionato del genere, conosce bene la lezione e dimostra di sapere usare tutti i trucchi per attirare l’attenzione. E quando è riuscito in questo primo intento, fa anche il resto.
Il lettore, alla fine di ogni racconto, non può fare a meno di abbozzare un amaro sorriso, prima di sintonizzare la mente su considerazioni decisamente inquietanti.
Giuseppe Novellino
http://www.pescepirata.it
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Spore è una raccolta di racconti fantascientifici di un un giovane e bravo scrittore italiano, piuttosto noto negli ambienti dell'underground letterario.
Si tratta di nove racconti, ciascuno dei quali costruito su un'idea forte, quasi sempre originale o rielaborata in modo personale.
In più della metà dei casi, i racconti partono dal presente ma anche quando guardano al futuro lo fanno mettendo al centro l'uomo. I protagonisti non sono eroi, ma persone normali travolte da eventi più grandi di loro. Per questo, credo che possa piacere anche a chi non legge questo genera abitualmente.
I miei racconti preferiti sono:
- il Dottipardo (una distopia basata su un'idea davvero affascinante)
- Il giorno più importante (forse l'Apocalisse più originale che mi sia capitato di leggere)
- Natura Morta (la convivenza tra due studenti, scovolta da un evento insignificante, che si rivela un interessante mistero scientifico
- la Staffetta (un'interessante riflessione su uomo ed evoluzione)
ma tutti meritano una lettura.
Insomma un bell'esordio, che merita di essere premiato
...ContinuaCon una narrazione fluida ma al tempo stesso onirica (in alcuni frangenti mi ha ricordato le suggestioni di Jonathan Carroll) Viscusi ci accompagna dentro visioni di realtà alternative. Nove brevi parabole sull'uomo e sul suo futuro, nove sogni (o incubi?) che diventano motivo di riflessione sull'essenza e sul destino dell'umanità.
Perché la vera fantascienza fa questo e Andrea Viscusi dimostra di conoscere bene il genere e di saperlo trasformare con abili tocchi di penna.
Una lettura consigliata naturalmente a tutti gli appassionati del genere ma soprattutto a chi ne diffida, ché a piccoli passi permetterà loro di scoprire tutta la fantascienza di questo mondo...