Lo Steampunk che ho letto finora non mi ha mai particolarmente entusiasmato, e nemmeno questa antologia. Trovo che spesso questo tipo di letteratura sia semplicemente un mescolare generi e personaggi per vedere cosa salta fuori, un po' come un bambino che per giocare prende i primi quattro giocattoli che trova, incurante se il cowboy si mette a guidare una macchina da corsa. Un esercizio di fantasia senza dubbio, ma un po' fine a se stesso.
Da questo deriva che lo Steampunk non è un filone della fantascienza, ma del fantasy (infatti meno della metà degli autori presenti è noto anche come scrittore di fantascienza). Il fatto che sia fantasy significa che l'autore può fregarti in qualsiasi momento infilando nel racconto un elemento estraneo e imprevedibile. A volte la cosa funziona, altre volte no.
Il migliore racconto di questa antologia per me è "Settantadue lettere" (Ted Chiang). Gli altri variano dal carino, al mero giochino di fantasia, all'inutile.
Sono stati inseriti anche due racconti italiani che però non brillano: peraltro uno è stato scritto dal traduttore dell'antologia, e più che steampunk è ucronia.
Nota tecnica: nell'antologia sarebbe stato opportuno indicare anche il titolo originale dei racconti, e soprattutto l'anno in cui sono stati scritti. Non sarebbero guastate anche due righe di presentazione degli autori, oltre che del racconto.
...ContinuaAntologia di racconti steampunk.
Prefazione a mio avviso veramente pesante, racconti niente male, tra cui due anche di autori italiani, ma personalmente mi ha appassionato di più il disegno di copertina
Non conoscendo assolutamente il genere steampunk, ho deciso di saperne un po' di più con dei racconti. Le antologie di autori vari non mi entusiasmano mai particolarmente, ma qui qualche raccontino godibile c'è.
13 storie,anche italiane, 2 estratti da altri libri e un po' di spiegazione iniziale su come sia cambiato il filone steampunk nei vari periodi, nei libri,nei fumetti e nei videogames.
Quello che decisamente mi è più saltato all'occhio mentre leggevo è la differenza nello stile tra autori uomini e donne, cruento il primo, più delicato e da comedy il secondo.
E poi c'è il racconto che non può non rimanere in testa, quello di Lansdale, una storia di torture che superano quelle che faceva il conte Vlad, detto l'impalatore (per stomaci davvero forti, viene detto anche nella spiegazione iniziale.Ho pensato"e che sarà mai..."mi sono ricreduta dopo poco, con un senso di nausea profondo).
Nel complesso, si fa leggere, ma penso che lo steampunk non sia solo così, quindi leggerò dell'altro, prima o poi.