Nora Seed ha deciso che non vale più la pena vivere questa vita, un insieme di sfortune e scelte sbagliate. Decide di mettere fine a questa agonia e improvvisamente si ritrova in un limbo tra la vita e la morte, nella BIBLIOTECA DI MEZZANOTTE. Le viene data una possibilità, un universo di mondi paralleli da esplorare e capire definitivamente che cosa vuole fare della sua vita.
É il primo libro che leggo di Haig, scrittore avvezzo a temi tra il reale e l’utopistico. Il libro é appassionante, ci si prende gusto ad esplorare tutte queste nuove vite insieme a Nora, scrittura godibilissima e veloce; la definirei una letteratura da intrattenimento perché più che questo non da. Haig racconta una storia e ci lascia briciole di speranza.
This is the first book I've read from this author, so I wasn't quite sure what to expect. I'd heard a lot about this book, so I was looking forward to it.
The idea of “the midnight library”, a place of infinite shelves that exists between life and death where all the variations of your lives play out (and an ever-changing book of regrets to guide things) is a great one. When Nora, our disappointed lead character, enters her library and we get a taste of its powers, we look to be on an exciting trip; however, the episodes that follow quickly become statements of the obvious. Nora reverses her regrets and realizes that even the best alternate universes have uncertainties and pain and sadness and disappointment. Even when she winds up with her dream job and a great family, she can’t stay to play this life out. Why? Well, because it isn’t really “hers.” So, surprise, surprise, she ends up waking up from her suicide attempt with a new appreciation for the life she once had and longed to depart.
If you read the first 30-40 pages of this book, you’ll probably be able to write the rest of it in your mind. It’s supposedly an opportunity to explore infinite universes, so why choose the most predictable course of actions? To get across the point that you ought to realize the beauty of the life we have around us? Just write a greeting card to convey the message; an entire book is unnecessary. Additionally, it seems like the author either doesn’t understand or chose not to really explore the idea of infinite options. In all her lives, the most remarkably unique one is granted one sentence of exploration, “In one life she only ate toast”. Every other life is just variations on themes of work, friends, romantic partners, and family. Of the infinite possibilities available to explore, nothing unexpected happens. It’s maddening as the author keeps smashing his readers over the head with ideas that anything might happen while never delivering on the promise-
The heroin goes from one life to the next realising slowly that, after all, she is important and her life is good and that she does want to live. Admirable sentiment but has been done tons of times before. What could have been a nuanced story about the human condition became a predictable, boring plot. It's a shame, it could have been a fascinating story.
I hope my next Matt Haig novel proves to be more entertaining and thought-provoking. This one wasn't.
TRADUZIONE
Questo è il primo libro che ho letto di questo autore, quindi non sapevo bene cosa aspettarmi. Avevo sentito parlare molto di questo libro, quindi non vedevo l'ora di leggerlo. L'idea della "biblioteca di mezzanotte", un luogo di scaffali infiniti che esiste tra la vita e la morte dove si svolgono tutte le variazioni della vostra vita (e un libro di rimpianti in continuo cambiamento per guidare le cose) è una grande idea. Quando Nora, la nostra delusa protagonista, entra nella sua biblioteca e ne assaporiamo i poteri, crediamo di fare un viaggio emozionante; tuttavia, gli episodi che seguono diventano rapidamente le affermazioni dell'ovvio.
Nora capovolge i suoi rimpianti e si rende conto che anche i migliori universi alternativi hanno incertezze e dolore e tristezza e delusione. Anche quando si ritrova con il lavoro dei suoi sogni e una grande famiglia, non può restare a fare questa vita. Perché? Beh, perché non è proprio "sua". Così, sorpresa, sorpresa, finisce per svegliarsi dal tentativo di suicidio con un nuovo apprezzamento per la vita che aveva una volta e che desiderava lasciare.
Se leggete le prime 30-40 pagine di questo libro, probabilmente sarete in grado di scrivere il resto nella vostra mente. Si suppone che sia un'opportunità per esplorare infiniti universi, quindi perché scegliere il percorso più prevedibile? Per capire la bellezza della vita che abbiamo intorno a noi? Basta scrivere un biglietto d'auguri per trasmettere il messaggio; un intero libro non è necessario. Inoltre, sembra che l'autore non capisca o abbia scelto di non esplorare realmente l'idea di infinite opzioni. In tutte le sue vite, alla più straordinaria delle quali è stata concessa una frase di esplorazione: "In una vita ha mangiato solo toast".
Ogni altra vita è solo una variazione su temi di lavoro, amici, partner romantici e famiglia. Nelle infinite possibilità di esplorazione, non accade nulla di inaspettato. E' pazzesco come l’autore continui a martellare i suoi lettori con l’idea che potrebbe succedere qualcosa senza mai mantenere la promessa.
L’eroina passa da una vita all’altra realizzando lentamente che, dopo tutto, lei è importante e che la sua vita è buona e che vuole davvero vivere. Ammirabile sentimento, ma è stato fatto tonnellate di volte prima. Ciò che avrebbe potuto essere una storia sfumata sulla condizione umana diventa una trama prevedibile e noiosa. E' un peccato, poteva essere una storia affascinante. Spero che il mio prossimo romanzo di Matt Haig si rivelerà più divertente e stimolante. Questo non lo e' stato per nulla.