La trama è piena di cliché e le descrizioni di Tokyo sono ingombranti. Però la scrittura è notevole, lo stile godibile e ricercato. SI.
Poi, però, arrivano quei giorni là. Quelli che cambiano tutto. Quelli che ci insegnano
che la vita segue direttive che noi, nonostante ne siamo i protagonisti, ignoriamo
totalmente. Accadono raramente e ci spiegano di noi cose che non sapevamo. Sono quelli
che usano maggiori cautele per non farsi scoprire e capita che le conseguenze le si gusti
con ampio ritardo. Perché passano inosservati e svelano solo nella lunga distanza i loro
effetti.
Altre volte, invece, lo si capisce da subito, da quando ci si sveglia la mattina – prima
ancora di raccogliere il coraggio e mettere i piedi fuori dal letto – che niente tornerà al
proprio posto. Capita quando muore qualcuno di importante, quando una partenza
sconvolge i nostri piani, quando un amorevero finisce o un amorenuovo inizia. Quando si
brucia di passione o quando si brucia e basta.
Prima di tutto, questo libro mi ha messo addosso tanta, troppa nostalgia del Giappone. E' effettivamente uno dei motivi che mi ha spinto a leggerlo, la voglia di ritornare in qualche modo laggiù, in quel posto che ho nel cuore e che al momento mi è precluso. Ed è stato il modo giusto.
Laura Messina scrive in modo delicato. In modo etereo, sognante, con parole che ti accarezzano e che ti si depositano nel cuore in punta di piedi.
E dipinge Tokyo con le sue parole leggere, una Tokyo viva, vissuta, piena di vita e piena di gente, piena di corpi ma insieme piena di silenzi e di solitudini.
Si intrecciano le storie di sei persone in questa Tokyo, anche se l'autrice, quasi distrattamente, ce ne mostra tante di più. Sguardi incrociati e corpi sfiorati si trasformano in vite, storie, racconti, brevi ma completi, regalando al lettore una conoscenza che di solito non si ha, ma che si potrebbe avere se ci si fermasse un attimo a guardare chi ci sta intorno.
Ma la storia si concentra sui sei protagonisti, sui loro incontri, sui loro amori, quelli veri e quelli desiderati, sulle loro solitudini nella sconfinata e affollata Tokyo. Nello specifico, la storia di un singolo weekend si concentra a Shinjuku e Shibuya, i quartieri prediletti dalle due protagoniste italiane e dalle persone che orbitano loro intorno. La storia di un unico weekend, dunque, ma che ha il sapore di un intreccio di vite intere.
Questo libro mi è piaciuto davvero molto. Mi ha toccato in modo inaspettato. E' scritto bene, incredibilmente bene, con uno stile che a me affascina sempre molto, una prosa che ha tanto della poesia. La storia è ben scritta, ben disegnata e ben sviluppata, interessa, cattura, lega alle pagine. E, infine, l'ambientazione è ciò che più di tutto ha reso questo libro speciale, per me: una Tokyo amata ma non sempre, una Tokyo meravigliosa anche grazie ai suoi difetti, una Tokyo che accoglie e che distrugge; una Tokyo vista con gli occhi di un'italiana.
...ContinuaLibro d'esordio di una italiana che vive a Tokyo da più di 10 anni e che con la sua opera prima omaggia proprio questa città, la vera protagonista del romanzo. Tra le sue vie, i suoi palazzi e i suoi locali, descritti con tale passione e perizia da farti credere di essere lì, si svolge la storia di quattro ragazzi nell'arco di tre soli giorni, giorni in cui le loro vite cambieranno per sempre.
Gli intercci tra i protagonisti però sono solo un espediente per raccontare la vita frenetica in questa megalopoli dai molteplici contrasti in cui si muovono milioni di persone, tutte così vicine tra loro, quasi ammassate una sull'altra, ma allo stesso tempo così distanti e solitarie, inquadrate in rigidi schemi da cui è difficile uscire. Una città viva che offre di tutto, in qualsiasi momento del giorno e della notte, in cui è possibile incontrare chiunque, ma in cui è anche possibile nascondersi negli antri bui dei manga kissa o perfino in mezzo alla folla di Shibuya.
Certo i personaggi sono un po' troppo stereotipati e la storia in se non è molto originale, con dei colpi di scena "telefonati" e dalle coincidenze a volte poco credibili, ma tutto questo passa in secondo piano grazie alla scrittura molto fluida e precisa, uno stile solido e soprattutto per delle descrizioni di Tokyo e della sua vita molto vivide e mai fuori luogo che trasmettono vere emozioni (come quelle che ho provato in prima persona visitando gli stessi luoghi descritti in questo libro, una stella in più nella valutazione solo per questo motivo).
Alla fine do 4 stelle, buona la prima, ma rimango in attesa di leggere i prossimi lavori sperando in una trama più consistente.
Purtroppo non ho potuto apprezzare questo libro come avrei voluto. Forse nutrivo delle aspettative alte sulla scia del blog della giovane autrice, "Giappone Mon Amour", che da sempre seguo con ammirazione e passione e che trovo dolce e carino al punto giusto. Ecco, proprio questo non ho letto tra le righe, il "kawaii"(dolcezza e tenerezza in giapponese, riducendo il termine al nocciolissimo) che contraddistingue i pensieri quotidiani della Messina su Facebook. Ho avuto come l'impressione che a scriverlo sia stata una sorta di suo alter ego. Parolacce seminate a tradimento senza molto senso, che sporcano inutilmente un testo che ne potrebbe benissimo fare a meno. Troppe, davvero troppe similitudini che ingolfano la lettura. E la storia, molto banale e da romanzo rosa di basso livello. Peccato, conto sul prossimo!
...Continua