Interessante questo romanzo ambientato a Milano durante l'insurrezione contro gli austriaci delle cinque giornate del '48; quasi sempre avvincente, fatta esclusione della parte centrale, relativa alle lettere di Jacopo, che mi è sembrato un po' noiosa.
Sarebbe stata una bellissima storia d'amore, se i due amanti avessero avuto la forza di abbandonare tutto e fuggire insieme!!!
Scurati parte dal quadro di Hayez, Il bacio, per raccontarci la sua storia romantica.
Cosa mi è piaciuto:
-il periodo storico scelto come ambientazione della storia, le cinque giornate di Milano
-la parte iniziale con un capitolo dedicato ad ogni giornata
-il finale con il relativo punto di vista delirante dell'anarchico
Cosa non mi è piaciuto:
-la parte centrale costituita dalle lettere di Jacopo, abbastanza noiosa
-lo stile manierato che richiama (o vorrebbe richiamare) i romanzi ottocenteschi
-l'amore tra i protagonisti che resta sulle pagine soffocato dal punto precedente.
Da notare la struttura particolare del romanzo. Quando durante la lettura ho riconosciuto parti di una canzone di Battiato mi è saltata la mosca al naso.
Oltre al "solito" manoscritto ritrovato, all'epistolario, ai personaggi immaginari che affiancano quelli reali, l'autore nei ringraziamenti finali ci informa che ha fatto man bassa di motivi, scene, citazioni di altre opere famose (di Rimbaud, Flaubert, Woolf, Foscolo, addirittura Mao Tse-Tung...ecc, ecc)
Il secondo libro di Scurati che leggo conferma quanto di buono, o di cattivo...fate vobis, mi aveva suscitato durante la lettura del primo.
L'autore intriga con le sue trame ma il suo stile non è sempre al passo, invece di ingabbiare gli eventi nella sua scrittura ricercata dovrebbe procedere di tanto in tanto a briglia sciolta, donare respiro agli eventi invece che appesantirli inutilmente.
Aldilà della storia di Jacopo ed Aspasia e di alcune considerazioni sull'Italia tuttora ancora attuali, ho trovato veramente interessante la descrizione delle condizioni della donna in quegli anni.
Un'ultima curiosità: nel quadro di Hayez riportato in copertina sono rappresentati Jacopo e Aspasia.
Per vedere il volto di Aspasia dovete invece cercare La meditazione dello stesso pittore.
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Hayez_Meditazione_Italia_1848.jpg
In esso Aspasia rappresenta la nazione oppressa dai dominatori stranieri. O forse no?...
...ContinuaDolci malinconie a tratti un tantino melense ed esagerate. Ma va bene così.
Questo romanzo storico ambientato durante le Cinque Giornate di Milano e che narra d'amore e di romanaticismo e tumultuose vicende e rivoluzioni anarchiche e persone che si credono morte ma invece sono vive anche se alla fine ovviamente ho dovuto lasciar morire, è un rarissimo esempio di opera che io pongo, con tutta l'umiltà che mi è concessa e riconosciuta, tra le piu' belle che non solo abbia mai scritto, ma che pure abbia mai letto.
Ho letto, letto con parecchie donne e con uomini in virile compagnia, ma forse non ho mai letto un romanzo cosi' bello, letteralmente bello, come questo che ho scritto.
Leggetelo presto e in tanti. Anche in ammucchiata.
Vi piacerà.
Una storia romantica, di Antonio Scurati.
Io.
alle donne che ci hanno amati. venga il loro regno, sia fatta la loro volontà ( p.5 )
( nietzsche ) tutto ciò che viene fatto per amore accade al di là del bene e del male ( p.7 )
non c'è il minimo dubbio nei suoi occhi. soltanto ardore ( p.11 )
non morì per la patri ma per una causa più alta. o forse per una cosa da niente ( p.15 )
per essere un uomo di fede, gli mancava la necessaria ottusità ( p.42 )
meglio stare bassi, farsi leggeri fino a scomparire ( p.95 )
non avrebbe fatto male a nessuno. se non a se stesso ( p.102 )
muore, probabilmente. per non sentirsi più solo ( p.225 )
a volte, per sfuggire all'orrore bisogna sprofondarci dentro ( p.235 )
che tu sia maledetto, dio. lei non mi ama ( p.240 )
questa è la fine, si ripetevano. e sorridevano ( p.256 )
espierò per il resto della mia vita una colpa che non ho commesso ( p.279 )
addandonandosi all'amore come ci si consegna in ostaggio al destino ( p.287 )
il pene gonfio fremette. lei lo baciò teneramente, lo leccò, poi lo inghiottì. pochi istanti dopo le morì in gola ( p.289 )
bisognava tentare di vivere ( p.292 )
preferiscono evocare un passato impossibile piuttosto che preparare le vie dell'avvenire ( p.329 )
la nostra ora passa e noi non l'abbiamo vissuta. il tempo ci sbrana ( p.342 )
se verrà la morte e avrà i tuoi occhi, io spalancherò i miei per restituirle lo sguardo ( p.376 )
peggio delle aspirazioni frustrate ci sono solo le aspirazioni esaudite ( p.439 )
fautore della propaganda del fatto ( p.445 )
in una società ingiusta non ci sono innocenti, perché l'innocenza è solo violenza delegata ad altri ( p.454 )
farai bene a nutrirti di paure più ambiziose ( p.508 )
non si può accarezzare nessuno perché ti divorerebbe la mano ( p.541 )