GLI AUTORI E LE OPERE
Una madre e una figlia di Antonino Alessandro, Pioggia di Marco Caudullo, Legami di Simone Corà, Il buio è dentro di me di Daniele Picciuti, Quando ritornano di Matteo Poropat, Presto, molto presto di Floriana Niobe Puccini, I cuori di Flora di Francesco Rago, Il volo delle falene di Nicola Roserba, Lucifero in provetta di Francesco Stefanacci, La bella lavanderina di Andrea Viscusi
A CURA DI
Alex Visani
Uomini e spettri è una raccolta di storie che narrano fondamentalmente dell’inconscio umano. Le storie ripropongono al lettore la tematica del dubbio e della variazione sul tema della razionalità, il fallimento dell’ordine concettuale di fronte a un fitto universo simbolico denso di relazioni, troppe perché si possa ignorarle.
E questi racconti narrano tutti di una impercettibile flessione all’interno del vissuto quotidiano, di quello “strato” di realtà, come scrive Remo Scienza – il personaggio di Daniele Picciuti – nel suo diario, “più denso e all’apparenza invisibile, che se osservato attentamente si fa di colpo nitido.”
I racconti contenuti in Uomini e Spettri sono rivelazione e rappresentazione di ciò che è invisibile, per nostra scelta, della condizione dell’uomo come «animale sospeso fra ragnatele di significati che egli stesso ha tessuto» come diceva Max Weber riferendosi alla nostra cultura.
E cultura si trova in queste pagine, ma anche recupero di radici ancestrali, sepolte dall’uomo moderno, tradizioni lasciate indietro nell’ansia della modernità di una società che è riuscita a cancellare addirittura la morte.
Leggi tutta la recensione su Nero Cafè: http://nerocafe.net/radiografie-in-nero/uomini-e-spettri/
...ContinuaCerto un horror atipico, con storie molto particolari e "border-gender" (che schifo di neologismo).
Personalmente non mi sono piaciute proprio tutte tutte (mentre ho molto apprezzato quelle di Matteo Poropat e Andrea Viscusi), ma non si può negare la qualità tecnica generale.
Probabilmente queste di Bel-Ami ("Uomini e Spettri" e "Anime Buie") sono le migliori antologie di scrittori esordienti che abbia letto finora. Hai detto poco.
Sono felice di esserne parte.
dieci racconti di autori italiani di lunghezza breve-media a tema horror, termine da intendersi in senso ampio. in ogni racconto si trova un elemento soprannaturale, ma la presenza di mostri/demoni/fantasmi non è "grossolana", e non si tratta semplicemente di entità malefiche dedite alla distruzione senza ragioni precise. gli "spettri" hanno una consistenza meno fisica, in alcuni casi quasi metaforica, e l'orrore non è tanto nella componente macabra, quanto nell'inquietudine (anche a livello quotidiano, comprensibile a chiunque) che le storie riescono a evocare.
buon livello di scrittura, a differenza di altre raccolte di "esordienti" le storie sono solide e senza ingenuità, l'editing è visibile. inoltre ogni racconto ha una sua illustrazione d'apertura.
contiene il mio racconto "la bella lavanderina", ma ho cercato di stornare questo elemento dalla recensione.
...Continua“A volte la notte, prima di coricarmi, esco sulla veranda e guardo nel buio. Ascolto i grilli mentre il vento mi accarezza il viso e l’aria umida mi penetra nelle ossa. Respiro a fondo le tenebre, immergendomi nel mare dell’oscurità. Allora è come se il buio mi penetrasse dentro”. Ho scelto questo periodo, tratto dal racconto “il buio è dentro di me” di Daniele Picciuti che a mio avviso rappresenta la sintesi di tutto il volume. Uomini e Spettri, un antologia di racconti dell’orrore. Non solo. Questi racconti rappresentano in un certo senso l’inconscio collettivo, il paradosso dell’individuo razionale che impigliato nelle pieghe del suo vissuto quotidiano scopre la propria alterità nel profondo del suo essere istinto. L’antologia è un viaggio nel profondo in un luogo indeterminato dove il dubbio, al di là di considerazioni etiche e morali, fuoriesce immediato e si incarna in figure grottesche che materializzano imponenti simulacri sullo sfondo di misere vite razionalmente rassegnate al puro materialismo delle cose. Ė una descrizione di quanto intravisto con la coda dell’occhio tra i minuscoli spazi lasciati vuoti dal contiguo succedersi meccanico degli eventi; è la rappresentazione della propria ombra sulla parete della caverna degli istinti. Per utilizzare ancora le parole di Daniele è “…uno strato più denso e all’apparenza invisibile che se osservato attentamente si fa di colpo nitido …così io vedo loro”. Così ci si trova di fronte ai “I cuori di Flora” Di Francesco Rago e “Presto, molto presto” di Floriana Niobe Puccini dove il piano della realtà diviene progressivamente surreale trasformando i personaggi dalla disperazione del vissuto quotidiano in “δαίμων” letterari, esseri mediatori tra ciò che è Divino e ciò che è Umano. In questa rivincita dell’ opposto che brucia sul suo altare qualsiasi certezza ordinaria, la rappresentazione del lato oscuro emerge preponderante in tutta la sua morbosa bellezza. Ė così che lo scostamento infinitesimo tra il significante e il significato altera la normale percezione del segno da parte del lettore. Per questi motivi, Uomini e Spettri valica i confini del genere; i racconti hanno un meraviglioso fascino letterario. Gli archetipi dell’oscurità si stemperano in una narrazione realistica ma non per questo meno efficace. E’ il caso del racconto di Francesco Stefanacci, “Lucifero in Provetta” dove la manifestazione del monstrum vel prodigium segna definitivamente il fallimento della conoscenza e della certezza razionale nel momento in cui l’imprevedibilità prende piede. Il libro, in epoca di chiassose e roboanti rappresentazioni e iconiche suggestioni, attualizza una sanguinosa e silenziosa traccia letteraria che si connette con garbo e stile agli illustri maestri del passato per quell’insana tendenza a trasformare l’ossessione e l’incubo personale in un tema universale. Si pensi ai racconti del grottesco e dell’arabesco o al Ciclo di Cthulhu. Non mi dilungo. Ė bello sapere che esistono antologie come questa ed è un piacere leggerle. Uomini e Spettri è una piccola perla prodotta veramente con molta cura e raccoglie in se preziosi talenti.
L.