essere bambini equivale a chiedere, non per sapere, ma per domandare. capita però che quelle domande noi, adulti, non ce li facciamo più, e queste che arrivano dai bambini ci fanno crescere.
le domande costruiscono le basi dell'identità, i mosaici più belli sono quelli con le tessere piu piccole. ogni colore indica un informazione che insieme all'altra crea forma e luce.
i bambini hanno una luce di tutti i colori è i loro quesiti separano queste cromie per avere la possibilità di saper scegliere.
quando ho letto questi racconti a edoardo, di quasi cinque anni, era come guardarsi in uno specchio d'acqua, le parole del testo chiarivano l'immagine che trovava nei suoi occhi la stazione d'arrivo.
grossman conosce bene le caratteristiche del linguaggio segreto dell’infanzia e questo libro di brevi racconti lo eleva ancor di più di quando lo era già.
mi sfugge adesso ma qualcuno diceva che i bambini sono i genitori dell'uomo.
un libro meraviglioso, maraviglioso.
