«Quando sarai di nuovo un dio, ricordatelo. Ricorda cosa significa essere umani.»
Rispetto agli altri due volumi della saga, ci ho messo un po’ a processare gli avvenimenti di questo libro.
Partiamo dai personaggi: Apollo, che oscilla da sono-un-dio-e-sono-magnifico a sono-Lester-e-faccio-schifo. A parte questo, trovo che il suo personaggio stia continuando a crescere e a parer mio potrà continuare a farlo nei prossimi libri, soprattutto dopo la batosta che ha preso in questo volume. Confermo che adoro il suo personaggio, la sua ironia e anche la sua egocentricità.
Ho trovato che anche Meg sia notevolmente cresciuta, soprattutto per come affronta le situazioni, anche se i suoi silenzi fanno ancora da semi-protagonisti alla scena.
Sono tornati Grover e il coach Hedge (e famiglia), loro non sono cambiati più di tanto, ma ho apprezzato molto il ritorno di Grover.
Per ultimi Jason e Piper. Jason non è cambiato più di tanto rispetto alla sua ultima apparizione e confermo le mie ultime idee su di lui, un bel personaggio e la perfetta combinazione tra greco e romano. Quella che mi ha stupito di più è stata Piper, ho sempre avuto un rapporto amore-odio con il suo personaggio ma in questo libro l’ho davvero adorata, l’ho trovata molto più forte e sicura di sè.
Per quanto riguarda gli avvenimenti invece, forse sono iniziati un po’ a rilento, poi dall’arrivo di Piper in poi ha preso più ritmo, per arrivare allo scontro con il terzo imperatore e all’arrivo della sibilla. Ci sono state scene davvero molto intense e che ho apprezzato molto.

May 29, 2023, 6:38 PM

Ok, non si può dire che l'autore non ci avesse avvertiti.
Infatti, anche se non avessi letto su Twitter alcuni suoi post, la dedica alla Musa della tragedia e l'incipit del romanzo, in cui Apollo invita il lettore a non andare avanti nella lettura per il proprio bene, sono stati chiari segni che non sarebbe stato un romanzo allegro.
Per carità, questo non è propriamente vero: adoro la capacità di Riordan di inserire battute random anche in contesti in cui non ce le si aspetta proprio, senza per questo risultare di cattivo giusto: in più di un'occasione, mi sono trovata a scoppiare a ridere come una cretina, nonostante, beh, in quel momento non ci fosse molto da sghignazzare.
Devo ammetterlo, ci ho messo poco a capire cosa sarebbe successo: sarà che sono abituata allo stile e al modo di scrivere dell'autore, ma mi ci sono voluti pochi dettagli per capire in linea generale quello che sarebbe accaduto. Non che questo abbia aiutato, eh; nel momento critico un "NO!" l'ho lanciato lo stesso e ci sono rimasta comunque malissimo. Ma pensavo peggio. Forse perché, in quel momento, il mio primo pensiero è stato: ma era proprio necessario?
Quello a cui non mi troverò mai pronta è il dopo. Ed è in quel momento che capisci che, sì, era necessario. Perché nonostante Apollo sia maturato tantissimo nel corso dei primi due romanzi, niente ti cambia come perdere le persone a te care, il rimpianto di non aver fatto abbastanza per loro, il senso di colpa di essere stato tu, la causa di quella situazione - che sia vero oppure no.
Anche la piccola Meg subisce una bella evoluzione: scopiamo qualcosa sul suo passato e, con esso, iniziamo a scorgere il motivo per cui Nerone tenga tanto a lei. Meg, in questo romanzo, diventa una piccola eroina e in più punti finisce per oscurare Apollo (che mi perdoni il gioco di parole XD): anche lei, come Apollo, come tutti gli altri, alla fine di questo romanzo non è più la stessa: ambedue sono davvero pronti per affrontare ancora una volta il nemico.

May 10, 2018, 10:46 AM

Libreria blu

Aug 11, 2019, 12:49 PM