La domanda è solo una: perché?!
Un libro che strizza l’occhio ad Anna dai capelli rossi combinata a Carrie di Stephen King ma senza la profondità dell’una né il fascino dell’altra. Ruth subisce una serie di sfighe ingiustificate, insensate e deprimenti che ti fanno spiacere che non abbia tirato subito le cuoia. Il personaggio sarebbe pure buono se non fosse un puntaspilli per tutte le frustrazioni di chiunque si sia interfacciato con lei.
La protagonista ricca e abbiente (Dotty?!?!) è un’oca fatta e finita che si atteggia a gran saccente, succube del patriarcato fino al midollo… incistata con la frenologia che (solo) nella sua mente miserabile la innalza a scaltra osservatrice degli umani meccanismi nonché ad estrosa rivoluzionaria autoreferenziale. Terribile. Non vi era nulla di interessante in ciò che facesse né in ciò che pensasse (solitamente pagine e pagine piene del sogno di lei di poter un giorno stirare le camicie al poliziotto con il quale se la intende. Ho già detto terribile?). Il libro è inutilmente infarcito di scene gore totalmente gratuite. Non mi ha davvero lasciato nulla se non il sollievo di averlo finiti.
2 stelline perché la copertina è obiettivamente molto bella.