Un libro utile e incredibilmente interessante, scritto con linguaggio pulito e piglio giornalistico-narrativo, che racconta le mappe del viaggio dell'umanità su questo pianeta attraverso le incredibili ricerche scientifiche, e in particolare genetiche, condotte da studiosi ai quattro angoli del mondo. Lo schieramento etico dell'autore è limpido: il razzismo è una maldestra bufala, persino dal punto di vista scientifico (non fosse sufficiente il buon senso umano per saperlo). Ma c'è di più: la nostra umanità si scopre simile studiando le sue diversità. Si scopre un'unica umanità in cammino, che ha popolato il mondo nel corso di decine di migliaia di anni. Siamo una specie che si muove, che non sta ferma, che cerca di scoprire, di inventare, che tende ogni giorno a provare a capire come vivere meglio. Siamo animati da tensioni che non rimandano solo alla nostra biologia, la quale è essa stessa intrecciata ad altre dimensioni dell'esistenza (per esempio quella culturale). Più ne sappiamo dell'umanità, più il mistero sul "chi siamo" si infittisce. E questo è anche il bello e questa è anche la sfida, provare a continuare a conoscere noi stessi senza alcuna pretesa di afferrarci mai pienamente, di soluzioni facili, di spiegazioni definitive.