Preferisco le sorelle Bronte.
Preferisco i ragazzi belli, ricchi e stupidi a quelli belli, poveri e intelligenti.
Preferisco l'ironia al sentimento.
Preferisco chi sa che cosa desidera a chi sa che cosa non desidera.
Preferisco la punteggiatura.
Preferisco i giovani che eravamo nella realtà ai giovani che sono nei romanzi.
Preferisco le frasi senza "ok"
Preferisco un periodare lussureggiante a un periodare singhiozzante.
Preferisco la parola pene alla parola cazzo: la prima non è un granché, ma la seconda mi rammenta il cazzotto.
Preferisco la fragilità dei vecchi alla vigliaccheria dei giovani.
Preferisco la fragilità dei giovani alla vigliaccheria dei vecchi.
Preferisco gli eccessi alla morigeratezza.
Preferisco la morigeratezza agli eccessi, dipende.
Preferisco abolire l'espressione "ti amo" e anche il caffè solubile, se non altro dai romanzi.
Preferisco che l'aggettivo "asettica" non sia usato dopo la parola "luce".
Preferisco gli scrittori che non hanno ancora pubblicato niente perché vogliono raggiungere la perfezione.
La vita è quella cosa che ti porti appresso nella testa.
Questo è uno di quei libri che definisco volta pagina.
Marianne e Connell, due ragazzi che si incontrano al liceo e che sono fatti proprio per stare insieme. Hanno gli stessi interessi, una intesa sessuale che non sperimentano con alcun altro, una intesa che è complicità tale da portarli a pensare con la testa dell'altro. Ma per loro pare impossibile stare insieme.
C'è la diversa popolarità, la diversità di livello sociale (curioso pensare che nel mondo dei millenials ancora ci siano situazioni alla Romeo e Giulietta), e la storia pregressa di entrambi, un pesante bagaglio con cui entrambi devono fare i conti.
Una scrittura dura, tesa, che non concede tregua. Fa star male leggere della violenza che l'uomo sa arrecare all'uomo.
La voglia di prendere entrambi i personaggi e far vedere loro che si possono semplicemente tenere per mano.
"Sentirsi cosí completamente in balia di un’altra persona era strano, ma anche molto normale. Nessuno può essere del tutto indipendente dagli altri, ha pensato, per cui forse valeva la pena smettere di provarci e lanciarsi nella direzione opposta, dipendere dagli altri per tutto, lasciare che loro dipendessero da noi, perché no."
Un libro folgorante, di una bellezza cruda e abbacinante , scritto con uno stile perfetto , veloce, profondo , incisivo . Reale come solo una storia davvero realistica può essere . Si può definire un romanzo romantico ? No eppure parla d’amore . Ma un amore vero , una storia tra due persone complesse , ciascuna con un bagaglio di vita difficile che si incontrano . Ed è un incontro magico , perché l’intesa fisica e mentale è unica e nessuno dei due riesce a ripeterla con un’altra . Eppure stare insieme diventa maledettamente difficile . Perché il passato ti condiziona , e così il presente e così il crescere e così le persone che ti stanno attorno . Perché restare insieme è maledettamente difficile . perché puoi farti così bene reciprocamente quanto male . Perché l’abbiamo vissuto tutti , in passato . O adesso . O nel futuro ... perché quello che fa la differenza è il farsi maledettamente bene reciprocamente . E lì ci si dovrebbe fermare .
Chapeau Sally Rooney. Ho divorato da tre giorni questo libro è non smetto di pensarci . A tutto questo male e a tutto questo bene . A tutto questo amore .