A mio parere il libro "must have" per tutti coloro che vogliono capirci qualcosa della propria vita.
Jodorowsky è il maestro della menzogna, come d'altronde lo è la vita e l'amore. Cos'è l'amore se non una gigantesca menzogna che suona vera? L'amore non è logico, è magico, fantasioso, organico.
Immagina di prendere le 200 parole piu famose della psicoanalisi e inserirle come ingredienti mescolati in un film. Poi dividi questo film in capitoli, inseriscici dei temi ricorrenti e otterrai Metagenealogia.
I protagonisti diventano i tuoi parenti, la società, gli amici, tutte le tue relazioni. Le storie diventeranno l'intreccio a più generazioni di una storia comune in cui le marionette sono le persone e il regista è il destino che vuole, attraverso il clan, raggiungere i suoi obiettivi di sviluppo.
Magari ti puoi scoprire a vivere nella tristezza perchè è il destino che attraverso di te, si serve per rivendicare il potere del drammatico a favore di chi fu schiacciato un tempo da un ricco proprietario terriero vissuto troppe generazioni prima della tua.
Oppure puoi scoprirti essere il seme della paura che tuo padre ha negato una vita intera, per poterti incarnare adesso in forma umana e fare tutto cio che lui non ha mai permesso a se stesso.
In chiave fantasiosa, i 200 temi fondamentali della psicoanalisi vengono mischiati all'uso di tarocchi e della meccanica classica Jodorowskyana dove lo spazio diventa un circuito dinamico all'interno del quale le dimensioni si mischiano tra loro.
Come dice Hillman, la vita è un terreno politeista, ogni cosa dev'essere vista dall'insieme dei punti di vista che vi si poggiano e, mescolando e sintetizzando questi ingredienti si otterrà un colorato insieme che si avvicinerà alla realtà.
Politeismo quindi. Fantasia, colore e non bianco o nero, si o no. Niente linguaggio binario.
Jodorosky prende quei 200 temi tipici della psicologia e fantastica numerose opzioni, intrecci e punti di vista su ogniuno di essi. Li elenca, li inserisce in categorie e li viviseziona in questo favoloso libro dove lo zampino editoriale della Costa (sua ex moglie e Co-autrice del libro) vale tanto almeno quanto le teorie stesse.
Il libro è un vero e proprio dizionario fantasmagorico all'interno del quale cercare la diagnosi ai propri acciacchi, sciagure e giustificazioni ai propri affanni e veleni.
Suggerisco l'acquisto di questo libro che puo essere apprezzato solo quanto un libro di ricette di cucina. Servono anni per provarle tutte, servono momenti diversi per provare ricette diverse. Servono occhi diversi per guardare cose diverse e serve un cuore profondo, sempre piu profondo per creare manicaretti gustosi universalmente perchè veri, belli.
Un bel libro davvero, corposo (circa 570 pagine), che si può leggere o studiare o utilizzare. Lo si può leggere lasciando che quì e là dalle pagine ci chiamino in modo trasognato, frasi o spunti da far risuonare dentro, oppure lo si può studiare per approfondire lo sviluppo di una materia che è iniziata con le costellazioni familiari e prosegue con la psicogenealogia e ora con questa sua evoluzione. Oppure ancora lo si può utilizzare come un manuale di autosviluppo, visto che contiene anche una trentina di esercizi. Il tema è quello dell'influenza della famiglia sull'individuo, i legami transgenerazionali; ma da un punto di vista iniziatico ed artistico. Lo stile combina l'approccio onirico, spiritualista e sciamanico di Jodorowski con quello più razionale e didattico di Marianne Costa, ma senza entrare in conflitto. Anche quando non concordavo con alcune sue tesi, è un libro che mi ha affascinato e che, dopo averlo lo letto, l'ho ricominciato, utilizzandolo come un manuale