'lo sguardo di un grande ritrattista sa mostrare quegli istanti, rari, in cui il viso si illumina, non necessariamente per una sensazione estetica, ma anche per distinguere la complessità nelle zone sconosciute della carne, nel momento stesso in cui nella mente si sta producendo qualcosa di incerto, fosse anche un lampo che pare della stessa natura delle idee. In quell'attimo il ritratto si rivolge verso lo sguardo di qualcuno che sta al di là dei limiti di una cornice. In quel momento, spostato nel divenire del tempo, c'è un incontro con chi desidera vedere, e comprendere, da spettatore.'