“ Io e te al centro del mondo ” è stato letto da milioni di lettori in America e in tutto il mondo. Jennifer Smith è una sorta di caso editoriale e i suoi libri sono stati inseriti nella lista dei migliori young adult del 2014. Quando leggo questo genere di cose online, le mie aspettative sono alte. Solitamente vengo anche delusa, forse perché tutte le storie sono tutte uguali e vengono catalogate come “ miglior libro dell'anno ”, che noia, mai nessuno che dice le cose come stanno quando un libro non è questo granché ma solo soldi. Effettivamente, quando ho cominciato questo libro, ho pensato che ne sarei stata estremamente delusa. Pensavo che non mi sarebbe piaciuto o che ci sarebbe stato qualche avvenimento che mi avrebbe fatta storcere il naso.
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http://labibliotecadellibraio.blogspot.it/2015/08/trame-e-opinioni-io-e-te-al-centro-del.html
Forse non sono più abituata a leggere questo tipo di romanzi, molto adolescenziali...
Per quanto la storia sia carina, non sono riuscita a farla mia.
Lucy e Owen sono due adolescenti in cerca di un loro centro, di un loro modo di esprimere quei sentimenti che a sedici anni non è facile e non è semplice esprimere.
Lucy, una famiglia sempre in viaggio, due fratelli all'università, è cresciuta con la sensazione che il suo posto non è dove sono i suoi genitori...
Owen, orfano di madre, dalla Pennsylvania giunge a New York con il padre e un bagaglio di ricordi e rimpianti difficili da dimenticare.
Due mondi diversi che si azzerano quando il destino li trova all'interno di un ascensore che si blocca per un blackout che coinvolge tutto lo stato. E cosa può succedere? L'amicizia è alla base del primo dialogo che instaurano, ma Owen sin dall'inizio sente una grande differenza tra loro, ma Lucy è diversa, non è altezzosa e soprattutto è sola, alla ricerca di un qualcosa che anche lei non sa cosa essere. Il tempo trascorre, e quando finalmente l'ascensore viene aperto, si apre ai loro occhi un nuovo mondo, una nuova esperienza da affrontare...
Questo romanzo è dolce, perché parla al cuore, ma non arriva fino in fondo, è bello lo scambio di cartoline che Lucy e Owen cominciano quasi per gioco, nell'era dove il cellulare la fa padrona. Il viaggio, la distanza, gli incontri, non so, non mi hanno completamente convinta.