La componente thriller mi è rimasta indifferente per tutta la durata del libro: di capire chi o che cosa stava mietendo vittime in un angolo sperduto della Polonia, proprio non mi interessava, mi è parso un dettaglio trascurabile. Al contrario mi interessava molto la protagonista Janina, la bella testa di questa anziana insegnante di inglese ritiratasi a vivere tra i boschi. Un personaggio complesso che sono stato contento di frequentare e che mi è dispiaciuto salutare voltando l’ultima pagina, ne ascoltavo le opinioni con vivo interesse.

Fuori posto in una società che considera corrotta e crudele, con un forte senso di empatia verso la natura e una visione esistenziale profondamente pessimistica, Janina è una ribelle silenziosa che critica l’ordine costituito ma allo stesso tempo sembra accettare, con un certo fatalismo, l’inevitabilità della sofferenza e della morte. Malata, testarda, errante. Mi è proprio piaciuta.

“Se osserviamo da vicino ogni frammento di istante, possiamo soffocare dal terrore. Nei nostri corpi avanza inarrestabile la decomposizione, in breve ci ammaleremo e moriremo. I nostri cari ci lasceranno, la loro memoria si disperderà nel chiasso; non resterà niente. Solo pochi vestiti nell’armadio e qualcuno in una foto, ormai irriconoscibile. I ricordi più preziosi svaniranno. Tutto piomberà nelle tenebre e scomparirà. Vidi su una panchina una ragazza incinta che leggeva il giornale, e all’improvviso pensai a quanto è beata l’incoscienza. Come si può sapere tutto questo e non abortire?”

Oct 23, 2024, 4:15 PM

Un libro al di fuori di qualsiasi definizione di genere. Un libro pieno di chiaroscuri. Un libro che ti penetra nelle ossa come il freddo che penetra nel villaggio di Janina; un libro fatto di crepuscoli e di ira: l’ira che si prova difronte all’ingiustizia che permea spesso l’umanità. Un libro sulla trama delle stelle e dei pianeti. Un libro quasi fisico, tangibile con squarci di un chiarore diffuso. Bello sorprendersi leggendo. “L’ira fa sì che la mente si faccia chiara e acuta : ci fa vedere di più. Si appropria delle altre emozioni e domina il corpo. Non c è dubbio che dall’ira discenda ogni saggezza, poiché l’Ira è in grado di oltrepassare ogni confine”.

Aug 6, 2024, 3:03 PM
" AL MONDO SONO CADUTI I PETALI "


Janina Duszejko ingegnere di ponti prima e dopo il Disturbo insegnante d'inglese, appassionata d'astrologia animali e William Blake:
" Ma la verità è che chi prova Ira e non agisce, diffonde il contagi. Così dice il nostro Blake "

E' una raccolta di William Blake, “Proverbi infernali” a dare il titolo al libro come gli esergo riportati all'inizio di ogni capitolo.

Janina è una sessantenne stravagante, almeno per chi gli sta attorno, dedita all'astronomia come un mezzo, un espediente per porre ordine nel caos dell'esistenza, il cui libro preferito si intitola : le Efemeridi dei pianeti,1920-2020.

" Dato che c'è un ordine nelle nascite, perchè non dovrebbe esserci un ordine nelle Morti? "

Indaga o meglio è interessata a scoprire o meglio a influenzare le cause di alcuni bracconieri e cacciatori trovati morti nei dintorni del villaggio; che siano gli animali a vendicarsi?

" Noi abbiamo una concezione del mondo, ma gli Animali hanno una percezione del mondo "

Trascorre le giornate d'inverno ispezionando nei giri la cittadina immersa in un Altopiano e discorrendo con alcuni Residenti e sognando e determinando le Influenze dei Pianeti e degli Astri sull'umana fauna del luogo.

Ma chi è Janine? Qual è il suo Disturbo? Si direbbe una emanazione, la partecipazione mistica in cui i confini con gli oggetti si fanno labili, e tutto pare rivolgersi a noi come se dovessimo soccorrerli. E quelle cose bisogna chiamarle per Nome, ma un nome che non sia Proprio, ma che richiami l'oggetto stesso, come a disinnescarne il pericolo, e il pericolo è l'individuazione a cui tutti siamo soggetti.

Noi ci raccontiamo storie, e in questo caso Fiabe.

Ho faticato, e non poco più volte sul punto di abbandonare la lettura. Le questione astrologiche mi lasciano alquanto indifferente e non ho provato alcuna simpatia o interesse nei confronti della protagonista. Ho saltato a piè dispari interi periodi di disquisizioni sulle case e i pianeti e gli ascendenti.

Non mi sono sentito in grado di apprezzarlo, e credo che una lettura che ci appassioni ci rende un tantino diversi alla fine, da come eravano all'inizio; qualcosa si insinua, fa breccia, sedimenta. Invece sono tale e quale. Mi riconoscono tutti, non notano nulla di diverso, gli oggetti che mi circondano non hanno nemmeno alzato un ciglio di perplessità, al loro intuito appaio palese.

Therapy's? - Animal Bones

Oct 3, 2024, 2:45 PM