Baru (Hervé Barulea) è un autore di fumetti francese che è un mago nel rendere le scene di persone in movimento, quindi nei gialli con lotte e inseguimenti, nelle storie con protagonisti i bambini - come i deliziosi albi di Gli anni Sputnik -, negli spostamenti di massa, come in questo primo volume della serie Bella ciao.
Si tratta di una trilogia che racconta l’immigrazione italiana in Francia partendo dalla strage di italiani di Aigues-Mortes, accusati di rubare il lavoro nelle saline ai francesi (la storia si ripete metodicamente) e arrivando, in questo primo volume, fino agli anni del Fascismo.
La difficile integrazione dei nostri connazionali è raccontata con l’andamento da memoir, con una solida base di documentazione – sono presenti copie di richieste di naturalizzazione, ed è infatti la biografia personale dell’autore che entra come secondo elemento nel libro, anche se un po’ romanzata, come Baru ammette nel libro stesso.
Terzo elemento è la ricostruzione dell’origine e dell’evoluzione del canto Bella ciao da canzone delle risaie, intonata dalle mondine, a inno dei partigiani.
Con un tratto tondeggiante, molto efficace; con stile diverso a seconda dell’epoca; con l’uso dei toni di grigio o del colore, Baru ci porta avanti e indietro nel tempo solleticando il nostro interesse e alimentando la curiosità di sapere come la storia proseguirà nei prossimi due volumi.

Nov 25, 2021, 10:15 AM