Nathaniel Hawthorne, autore di diversi racconti, fu molto amato da Eugenio Montale ed Elio Vittorini. Rappresenta i rapporti tra l'individuo e la comunità in cui vive, rivela la vera natura di certe scelte e di quei comportamenti per cui l'uomo si estrania da se stesso, identificandosi con gli oggetti e le realtà materiali da lui prodotti fino a divenirne lo strumento passivo, a volte caratterizzato da un'alterazione profonda del rapporto con la realtà, che derivano dalla profonda crisi di identità dell'uomo moderno.