Ogni tanto, molto di rado, capita di riuscire a trovare un libro non di un insegnante che parla di filosofia ma che incarna la filosofia, che è filosofo. Cmq la tradizione filosofica la conosce molto bene. La sua filosofia si avvicina molto alla poesia. Sgalambro ha una cura maniacale nella scelta degli aggettivi. La Qualità delle cose filosofiche? Cmq lui è più teologo che filosofo! La filosofia con Sgalambro porta a una teologia negativa che pochi penetreranno e comprenderanno veramente. Il pensiero di Sgalambro è fondamentalmente musicale, fatto di assonanze sonore suggestive, dipinti sonori

un Universitätsphilosoph (giustappunto...) di mia conoscenza trovava Sgalambro un ridicolo ciarlatano: ulteriore garanzia, dal mio punto di vista, del suo valore.

"La società ti tiene per mano. Ti costringe ad avere rapporti. Tiene pronte relazioni come trappole in cui cadrai sicuramente (amicizia, amore…). Essa si fa mantenere, insomma, e ti spreme il sangue, e infine ti butta, vuoto involucro, da parte. Buttala prima tu." (Dell’apatia, p. 154)