leggo la George per affetto. La continuo a leggere per affetto sbiadito. Ho avuto all'inizio una speranza, il caso non mi sembrava male, ho trovato il plot giallo una idea buona, almeno nel potenziale.
Il romanzo scivola via purtroppo nella ripetitività più assoluta. nella noia della vita dei protagonisti, delle loro scelte. barbara era un personaggio profondo ed interessante,.
tutto è una pallida copia dei romanzi stupendi che sono stati. tanto lo so che continuerò a leggerla. sono dura di capoccia. ma questo è un grande amore finito ch e andrebbe chiuso.
Intrigante questo romanzo dalle tinte gialle, in cui si mescolano sapientemente tutti gli ingredienti della suspense mantenendo il lettore sempre in fase "ci siamo ci siamo" quando in realtà i dettagli vengono distribuiti con grande taccagneria e una lentezza estrema.
I personaggi hanno un'anima e un carattere sfaccettato ed ho apprezzato che Barbara (uno dei personaggi che ritroviamo in altri romanzi della George) non sia poi così aderente alle tipiche "macchiette" del genere "donna eccentrica, brusca ma simpatica e con un cuore d'oro". Lei è eccentrica ma non è, ad esempio, brusca è proprio maleducata e non se ne rende nemmeno conto, non ha poi tutte queste intuizioni geniali, il sense of humor lo ha lasciato a casa e si dimostra così verosimile.
C'è un pizzico d'amore e di romanticismo, non eccessivo ma dopo aver attraversato tutto lo spettro dei colori dei sentimenti una punta di rosa, addolcisce le anime "incarognite" dalle nefandezze a cui la storia ha fatto assistere.
Ho amato molto la George, fino al fattaccio. Poi l'ho seguita per vedere cosa avesse in serbo per Tommy (sì, lo chiamo per nome). Dopo quanti? Tre, quattro libri, io non ce la faccio più. Avevo già deciso di alzare bandiera bianca, ma mi era tornata nostalgia del vecchio Tommy. Che non ho ritrovato.
Per me, sottolineo per me, non c'è più l'analisi introspettiva che tanto mi piaceva. Barbara è l'ombra di se stessa ed era uno dei miei personaggi preferiti.
Non mi interessa, perché non sono indotta a interessarmene, delle loro vite private, che erano una delle cose che amavo di queste letture.
La nuova fidanzata veterinaria piatta e inconsistente, come personaggio. Non sto a sindacare meglio Helen o meglio chi. Dico che a me piacciono tutte le scelte che uno scrittore compie, perché voglio farmi raccontare storie. E capisco bene che se si sentiva di eliminarla, abbia dovuto fare quello che il suo estro le consigliava. Non si può indurre i personaggi a fare cose che non vogliono fare, e viceversa. E' il motivo per cui non mi sono alterata con la George quando l'ha ammazzata, lei e il bambino in grembo, in quel modo.
Però io non trovo niente di quello che è stato.
La trama è estremamente ripetitiva, fino alla noia. Quante volte ci hanno detto che Caroline mentiva? Quanti discorsi fatti e rifatti infinite volte ho dovuto leggere? E del trasferimento già firmato per Barbara?
Sentivo da lontano l'arrivo dell'ennesima spiegazione su questa donna manipolatrice che aveva fatto cose turpi al figlio, il debole marito, il figlio stalker.
Per non parlare di Nathan che non faceva che dire a India che era troppo legata a Charlie.
Mi sono imposta di finirlo.
Non intendo più farmi così del male.