Ivy, ancora bambina, viene lasciata in Cina con la nonna mentre i genitori vanno in America in cerca di fortuna. Cresce tra difficoltà e povertà e con un attitudine ai piccoli furti come da insegnamenti della nonna. Quando li raggiunge inizia un nuovo capitolo della sua vita ma non riuscirà mai a togliersi di dosso la sensazione di inferiorità rispetto ai suoi compagni di classe che hanno genitori ben diversi dai suoi. Allora lei se la inventa la famiglia perfetta, genitori benestanti ed affettuosi, una vita di agibe tranquillità, una bugia che racconterà a tutti per creare il suo piccolo mondo perfetto. La seguiamo fino ai 28 anni tra decisioni affrettate, lavori non soddisfacenti, volontà di emergere e la vediamo muoversi in una vita che le va stretta, con la persistente vergogna nei riguardi della sua famiglia. Il momento della svolta arriva anche per lei, il tanto agognato punto di svolta, quello che la farà entrare a fare parte di quel mondo a cui ha voluto sempre appartenere e per arrivarci sarà disposta a tutto, a passare sopra ogni cosa, sopra a chiunque , anche se stessa.
Questo romanzo va letto senza dare troppo peso alla seconda e alla quarta di copertina perché fa pensare ad altro, io credevo di trovarmi davanti ad una storia con una sorta di Lupen donna o un talento alla Ripley. Niente di tutto ciò. È la storia di una donna fragile e determinata nella stesso tempo, sempre in cerca di altro, cresciuta da genitori severi che non l'hanno mai fatta sentire bene nei suoi panni. La scrittura è bella, scorrevole, diretta, essenziale. Ivy è un personaggio che rimane dentro ma, per quanto mi riguarda, ha conquistato il suo spazio soprattutto nella parte finale.
Libro ipnotico, toccante, disturbante e spietato
Il primo libro dell'anno l'ho scelto con cura e non mi aspettavo un libro così potente.
Io di solito non amo i libri "non finiti", cioè con il finale aperto, qui invece era l'unico possibile. Al termine della lettura ho avuto il fiato corto, l'amaro in bocca e un pugno allo stomaco, mentre riflettevo su cosa succederà a Ivy, la ladra protagonista di questa storia.
È riuscita a coronare il suo sogno sposando il suo principe azzurro, ma a quale prezzo! E in più voleva allontanarsi dalle tradizioni familiari ma alla fine ne è rimasta imbrigliata.
Sua nonna, sua madre e anche Ivy hanno sulla coscienza la morte di una persona per raggiungere quello che reputavano essere la felicità, ma l'hanno davvero raggiunta?
Chi lo sa...
mah
lo hanno descritto come thriller, come rosa, giallo, ma non è altro che la storia di una ragazza che è troppo cinese per essere americana è troppo americana per essere cinese, sempre in mezzo e alla fine vuole essere così tante cose che risulta essere insipida. cerca la ricchezza a discapito della felicità o della serenità e alla fine la otterrà al prezzo di vivere di menzogne, come ha sempre fatto e come sempre farà.
2,5/ 5 per il libro, che spesso risulta noioso e fa venire voglia di mandare a quel paese Ivy, non ci si affeziona a nessuno, forse un po' al fratello hikikomori e lei è il frutto di quello che le hanno insegnato: se sei una cinese vecchia, puoi rubare delle stupidate, ma se sei una giovane cinese americana no!? ma se ti hanno insegnato a rubare sin da piccola come pretendono che una esca onesta??!! ci sono troppe ipocrisie, in questo libro, troppe apparenze fatte di niente, cresciute sul vuoto per renderlo sopportabile.
3/5 per la scrittura, perché non l'ho abbandonato nonostante la voglia di farlo