Appuntamento al buio con il manipolatore manipolato.
Succede che quando finisco di leggere un libro che mi è piaciuto poco, parto tutta arrabbiata e intenzionata a volerne parlare male, poi però leggo a fine volume i ringraziamenti dell'autore, italiano per giunta, e giovane per giunta, e mi intenerisco, e penso all'impegno profuso e mi dico: chi sono io per criticare un romanzo che non saprei scrivere nemmeno legata per vent'anni ad una sedia come Vittorio Alfieri?
In ogni caso il binomio per questo brevissimo noir psicologico c'è e tira: sadismo e cybercrime e si legge in un'ora, 129 pagine scritte grandi.
Una brutta storia...
che lo so che è il titolo di un'altro libro di Pulixi, ma questa lo è davvero, come una botta che ti atterra. E tanti gli argomenti toccati che meritano attenzione: dalla violenza psicologica che troppo spesso non viene nemmeno riconosciuta come violenza alla questione della privacy in questo mondo di social addicted.
Breve, veloce, incalzante, scritto davvero bene e forse, in fondo, c'è anche un lieto fine...