E' quello che succede quando si leggono libri seriali i cui i protagonisti, a forza di leggerne le gesta, ti sembra di conoscerli e ogni volta è come sedersi al bar tra un Calvados ed del buon blues a fare quattro chiacchiere o cercare di dipanare matasse aggrovigliate come in questo caso. Marco l'Alligatore Buratti, Max la memoria e Beniamino Rossini sono a caccia di quel bastardo di Pellegrini (un pochino troppo caricatura di se stesso) che li ha fatti cadere in una trappola da cui non sarà facile uscire. Una storia piuttosto intricata in cui non mancano una buona dose di malinconia e tristezza.
Carlotto mi piace e lo preferisco di gran lunga quando mi prende per mano e mi porta in ambienti fumosi e pericolosi, accanto ai tre cuori fuorilegge.
Ingredienti: un trio poco raccomandabile ma collaudato di riparatori di torti, un cattivo già noto capace di ribaltare ogni situazione a proprio favore, un contorno di agenti senza scrupoli, narcotrafficanti agguerriti e prostitute intoccabili, una colonna sonora di blues tutta al femminile.
Consigliato: a chi trova nell’azione l’antidoto ai veleni della propria anima, a chi vive da fuori-legge ma ben saldo dentro i propri principi.