Magari non è un concetto valido universalmente, ma è probabile che – almeno in climi temperati – “natura” faccia rima con “albero”. Infinite le specie, infiniti i colori, le dimensioni e le forme e gli odori delle foglie, per non parlare dei fiori e dei frutti, dell’altezza e della circonferenza, della struttura (ad albero, ma anche no) dalla cima sino alla punta rovesciata dell’iceberg, le radici, che sono un altro mondo, con tutte le configurazioni che possono adottare e alle quali possono adattarsi. E vogliamo parlare di alberi spontanei e da frutto, in boschi e lungo i viali cittadini, di alberi minuscoli (i bonsai) e di alberi scolpiti (quelli di Giuseppe Penone)? Questo libro, ovviamente, non può parlare di tutto ciò. Parla però di “come hanno cambiato il nostro modo di vivere”, simulando la sterile sequenza di schede catalografiche, cominciando con il Ginkgo biloba e finendo con l’Incadendron esseri. Solo che queste schede sono insieme scientifiche e narrative, aneddotiche ed enciclopediche, essenziali e rococò. Ipnotico.

https://www.artribune.com/editoria/2020/05/libri-ambiente/

May 20, 2020, 11:54 AM