libro consigliato!!!

libro consigliato dall'amica anobiina ciucchino (grazie grazie!!!)
è male essere prevenuti...
e io lo ero, forse, della casa iperborea, o di questi strani scrittori nordici...mah...
e invece dopo tante orbite attorno a questo libro,
l'ho preso e subito letto..
Paasilinna merita!!! è divertente, ironico e riesce ad esserlo in modo intelligente e discreto,
cosa che probabilmente uno si aspetta da un nordico...
e la storia strana, di quest'orso, che rimane orfano
e viene regalato a questo strano e ingombrante pastore protestante,
un uomo di mezz'età (che poi è l'età dell'autore stesso),
che si è accorto di avere dubbi in tantissime cose,
la famiglia, la religione, il rapporto con la moglie e con gli amici.
e inizia questa "amicizia" con quest'animale e si susseguono le scene divertenti,
i dubbi sulla propria vocazione, gesù sarebbe stato un perfetto comunista,
e dopo sermoni e prediche devastanti per la comunità,ad un certo punto
questa strana coppia lascia tutto e inizia un viaggio, alla ricerca di non
si sa che cosa, e viaggeranno per l'europa,
dal profondo nord al profondo sud, incontrando una serie di persone
forse più sconclusionate di loro, si intrecceranno relazioni, amori,
navi che affonderanno, mari ghiacciati,
le spiagge di malta e l'onnipresente cabina per la sauna,
balle di fieno che cadono da carretti turchi,
messaggi alieni dallo spazio e infine la risposta alla ricerca...

Aug 31, 2008, 9:09 PM

Aarto Paasilinna si mostra anche in questo libro un maestro della satira e della ironia. Nei suoi libri la natura, elemento fondamentale delle sue opere, è spesso rappresentata da animali. In questo caso il centro della narrazione è un'insolita amicizia tra un uomo e un orso addomesticato. In questo contesto l'orso si presenta quasi come l’alter ego del protagonista, che è un prete in crisi con la sua fede e con la sua comunità. L’orso Satanasso diventa un simbolo della purezza e della libertà, in contrapposizione alla corruzione e alla ipocrisia dell'uomo. Paasilinna non risparmia nessuno: la satira si rivolge sia alla Chiesa, con i suoi riti e le sue resistenze, ma anche alla società nel suo complesso, che pur con la pretesa di governare il mondo con la razionalità, è guidata molto spesso da pregiudizi e ipocrisie. Il romanzo diverte e contemporaneamente ci offre molti spunti di riflessione. È un'opera che invita a guardare oltre l’esteriorità, a mettere in discussione le nostre convinzioni e a riscoprire il valore dell'amicizia, della libertà e dell'autenticità. Tutti i personaggi di Paasilinna sono sempre alla ricerca di una loro autenticità!

Sep 8, 2024, 5:11 PM

Al pastore Huuskonen nel giorno del 50esimo compleanno i suoi parrocchiani decidono di regalare un cucciolo di orso. Non possono immaginare che cosa scatenerà il loro regalo: il loro pastore in piena crisi di mezza d’età con la moglie e con la fede inizia un lungo viaggio con il suo “animaletto” che lo porterà ad attraversare l’Europa e a vivere avventure picaresche raccontate in modo molto ironico e divertente.
Paasilina, in splendida forma, affronta il tema della fuga come mezzo per sfuggire alle proprie insoddisfazioni e frustrazioni: il pastore inizia a dubitare della propria fede e dopo gli scontri con il suo vescovo (l’articolo su “Gesù militante” è fantastico e merita comprarsi il libro solo per leggere quelle 4 pagine!) inizia ad entrare in profonda crisi religiosa fino a giungere alla conclusione che Dio non esiste. L’attaccamento all’animale è sempre più profondo e assistiamo alla trasformazione di un animale selvatico in un animale domestico perfettamente addestrato: l’orso porta i bagagli, sistema le valigie, stira con discreta abilità, fa il barman e prega! E’ come un Sacho Panzache accompagna il suo don Chisciotte dal gelido Nord russo fino ai caldi mari del mediterraneo con il suo istinto animale sempre più controllato da una perfetta educazione e istruzione.
Nel libro, quindi, ritroviamo i temi cari a Paasilina: un protagonista più che eccentrico che ricerca nell’etere i messaggi degli extraterrestre, personaggi di contorno più che pittoreschi (in particolare il finlandese che cerca disperatamente di vendere saune a Malta), la natura come rifugio da una società soffocante (e il letargo nella tana dell’orso sembra quasi una panacea per sopravvivere nei freddi e desolati mesi invernali), l’animale come unico essere libero così istintuale anche dopo l’addestramento.
Grazie a una scrittura più che scorrevole, viaggiamo anche noi con l’orsetto e tifiamo per lui e per il suo padrone provando inevitabilmente un po’ di invidia per la loro libertà e per la loro capacità di adattamento ad ogni clima e ogni situazione.
Insomma: divertente, ironico, imprevedibile… assolutamente da leggere!

May 28, 2008, 6:38 PM