Viaggio in Italia
Sì, suppongo che l'Italia sia il più bel paese del mondo. E davvero non c'è città più bella di Napoli.
Sulla complessità tormentata di questo genio creativo, rimando al commento che feci di recente alla biografia di Sontag magnificamente riportata da Benjamin Moser:
anobii.com/books/sontag-una-vita/9788817156998/022fa69240fb86b6b2/reviews/65f939b883e40a398b0a3ed5Questo suo romanzo è una prova di quanto infinite possano essere le vie della narrazione e quanto si rischi, nella sperimentazione applicata a questo genere, di oltrepassare la linea che divide l'ingegno dal grottesco.
Tutto sta nella misura in cui, chi regge la penna, è in grado di gestire, dosando e distribuendo assennatamente, il magma di idee e di pensieri durante l'eruzione creativa. Possono uscirne una caotica e sterile distesa di lava solidificata, oppure, da sotto la cenere, nuove e fertili terre dalla vegetazione rigogliosa.
Allegoria geologica d'uopo, penso che districarsi nella vasta e schizofrenica produzione intellettuale di Sontag richieda una certa attenzione nella scelta dei titoli (si rischia il cortocircuito ermeneutico), ma mi sento di dire che questo denso, ricco, deliziosamente ridondante e impegnativo settecentesco
Grand Tour storico ed emozionale, da lettori pazienti, seriamente interessati al fatto letterario in sé, è da leggersi, se non altro per un'esperienza sulla narrazione che per struttura, tecnica, stile, registro e lessico è raramente equiparabile; netto e coerente riflesso di una mente brillante e poliedrica.
Di una storia vera, si tratta, romanzata magnificamente, che incolla magneticamente le pupille al testo.