Se fossi capace di scrivere recensioni, probabilmente lo farei (Lapalisse mi fa un baffo...).
Intendo dire che consiglio questo libro perchè è bello. E' triste, perchè è velato dalla morte, anzi dall'attesa della morte.
Ma entra così tanto nella psicologia dei personaggi, che c'erano momenti in cui IO mi arrabbiavo, IO volevo uscire a prendere un po' d'aria, IO stavo per morire.
Fortunatamente ho smesso di immedesimarmi in tempo.

Sep 1, 2008, 9:07 PM
Ci vuole fegato per leggerlo...

In effetti uno dei racconti più aspri e angoscianti che io abbia mai letto...non tanto per il tema della morte annunciata ed ineluttabile, quanto per il mostruoso virare dei sentimenti umani in vicinanza dell'evento stesso.
In una giovane coppia, l'amore e la dedizione pian piano lasciano il posto ad una sorda e blasfema invidia da parte del condannato, e alla paura ed al ribrezzo da parte di chi, incolpevolmente, è destinato a sopravvivergli.
Ancora una volta questo Autore ci avvolge sotto gli occhi una spirale in crescendo di dolore e di abiezione, in un climax deterministico e senza scampo, traendone una novella tecnicamente perfetta sia come costruzione che come stile.

Apr 21, 2008, 12:15 PM

"Gli uomini semplici hanno paura dell'ignoto, e al massimo possono nasconderla. Si mistifica la psicologia del morente perché tutti i grandi della storia universale, di cui si conosce la morte, si sono sentiti in dovere di inscenare una commedia per i posteri." (p. 159)

Feb 16, 2013, 4:15 PM