È una storia di solitudini. È una storia di colori. È una storia di incontri. È una storia. Bella, densa, vibrante. Raccontata con una gioia sapiente che prende il lettore e lo accompagna per tutto il libro senza stancarlo mai, raccontandogli di Napoli e Barcellona, di asili e sfilate, di amori e dolori. E colori, tanti colori. Una storia che aborrisce il nero e lo esorcizza, anche nei momenti più dolorosi. È una storia che a me ha parlato di una donna e di donne, anche quando parla del protagonista maschile. È una storia con una sorprendente conoscenza del mondo della moda che stordisce, tanta è la forza descrittiva che la pervade. C'è tanto amore e tanta cura in questo libro, e una rara capacità di spiegare certi momenti, certe indecisioni, certe voglie di lasciarsi vivere nella corrente, senza tentare di abbozzare una direzione al guscio di noce della propria vita. Mi mancherà questo libro, mi mancheranno le sue donne: Blanca, Veronica, Giulia, Caterina, Suelita. Ma soprattutto Nina. Solo Nina.