Sì, è vero, ho un debole per gli epistolari. Leggere l’uomo, andare oltre l’artista e la sua produzione; forse in questo c’è anche del voyeurismo, non lo escludo.
Sì, tutto questo è vero, ma questo epistolario ha qualcosa in più degli altri che ho letto, le lettere ci raccontano insieme la storia tragica di un grande poeta perseguitato dal regime stalinista e insieme la grande, immensa, storia d’amore che lega il poeta alla moglie Nadežda. Un amore che da ossigeno alla coppia anche nei momenti più bui della loro vita travagliata. La lettera che chiude il libro, scritta da Nadežda, al marito, da sola giustificherebbe la lettura di questo meraviglioso epistolario.

Oct 31, 2020, 2:41 PM
“La vita è lunga. Com’è lungo e difficile morire da solo, da sola. Possibile che proprio a noi, inseparabili, tocchi questo destino? Noi, cuccioli, bambini… tu, angelo, l’hai forse meritato? E tutto va avanti. Io non so nulla. Eppure so tutto e, come in un delirio, vedo ogni tuo giorno, ogni tua ora nitida e chiara.”

Questo dialogo a una voce è di un’intimità celeste, cosmica. Si amalgama alla materia greve del mondo rimanendone distinto. Meriterebbe di trovare consolazione sospeso nello spazio.

Feb 2, 2021, 1:43 AM
Quando le stellette sono superflue

Osja, amico mio lontano! Mio caro, non trovo le parole per questa lettera che tu, forse, mai leggerai. La scrivo allo spazio.

Oct 26, 2020, 9:23 PM